In un libro scritto con Christina Lamb, Nujeen racconta la sua storia di migrante: partita a sedici anni dalla città di Kobane, teatro di scontri con l’Isis, arriva in Germania per farsi operare. Perché Nujeen è nata con una paralisi cerebrale che le impedisce di camminare

Lo straordinario viaggio di Nujeen (Harper Collins Italia) è la biografia dell’adolescente siriana Nujeen Mustafa, scritta a quattro mani con Christina Lamb, corrispondente di guerra britannica e già co-autrice del bestseller Io sono Malala.

Nujeen, che è affetta da tetraspasticità, ha viaggiato dalla Siria alla Germania in sedia a rotelle per sfuggire alla guerra.

Lo straordinario viaggio di Nujeen

Nujeen Mustafa ha sedici anni e soffre fin dalla nascita di una grave forma di paralisi cerebrale che l’ha costretta su una sedia a rotelle e le ha impedito di frequentare la scuola pubblica. Ma questo non l’ha fermata: ha imparato l’inglese guardando le soap opera americane trasmesse dalla tv del suo paese e nello stesso modo ha studiato storia, letteratura, scienze. Dimostrando di avere un coraggio da leone, quest’adolescente che sogna di incontrare la Regina d’Inghilterra e di diventare astronauta, si è messa in viaggio nel 2014, partendo da Kobane, la città in cui è nata, insieme alle sorelle e ha seguito la rotta dei migranti, oltre 6000 chilometri dalla Siria, attraverso la Turchia e l’Europa, fino al confine con l’Ungheria e poi in Germania.

nujeen viaggio guerra malala

Nujeen racconta cosa significa crescere in un paese in guerra e cosa vuol dire essere disabili e dover dipendere dagli altri per ogni cosa; spiega come la guerra civile abbia distrutto una nazione orgogliosa e abbia smembrato intere famiglie; parla delle difficoltà incontrate durante il viaggio e del ruolo fondamentale della tecnologia per affrontarle e soprattutto ci fa capire quanto coraggio occorra per continuare a sorridere e sperare nonostante tutto.

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La tv è stata per anni il suo unico “affaccio” sul mondo, i gruppi creati dai profughi su Facebook sono stati una fonte di informazioni su percorsi sicuri da percorrere, mentre Google maps è stato essenziale per tenere la rotta durante il tragitto in gommone, affidato dagli scafisti allo zio di Nujeen – che ha imparato a guidarlo studiando nel corso di una notte le istruzioni online. Durante il viaggio la Rete è stata di enorme aiuto, permettendo di fare e disfare continuamente il percorso in base alle notizie.

Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace, ha commentato così: “La storia di Nujeen, giovane donna straordinaria e profuga siriana, ricorda al mondo che i rifugiati, come tutti gli altri, sognano la pace, un’istruzione e una società migliore. Nujeen mi ha insegnato a sognare senza pormi dei limiti. È un’eroina. Tutti dovrebbero leggere la sua incredibile storia e trarne ispirazione.”

Malala

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