Nel nuovo libro del giornalista – che ha scosso ancora una volta la Santa Sede – la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la Chiesa. Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti, già finiti al centro del dibattito mediatico dopo gli arresti eccellenti in Vaticano… – I particolari

Dopo Vaticano Spa e Sua Santità, Gianluigi Nuzzi giovedì 5 novembre torna in libreria (sempre per Chiarelettere) con una nuova inchiesta, Via Crucis, raccontando dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la Chiesa. Tutto a partire da registrazioni e documenti inediti. E anche questa volta, alla vigilia dell’uscita, il suo libro (che viene pubblicato contemporaneamente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia, in Svizzera, in Austria, in Germania, in Brasile, in Portogallo, in Spagna e in Sudamerica) è diventato un caso mediatico, conquistando le prime pagine dei giornali (non solo italiani) e l’apertura dei telegiornali.

Inevitabile, del resto, dopo i due arresti arresti eccellenti in Vaticano, per la fuga di documenti riservati della Santa Sede, di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative, e della 33enne Francesca Immacolata Chaouqui, ex componente della stessa Commissione, e subito rilasciata dopo aver collaborato.

Al centro delle polemiche, anche un altro libro-inchiesta in uscita, Avarizia (Feltrinelli) di Emiliano Fittipaldi.

Ma cosa racconta Via Crucis di Nuzzi? Il giornalista e conduttore tv ha ascoltato la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il Papa. In uno di questi, ad esempio, Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un durissimo attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della Santa sede, denunciando che “i costi sono fuori controllo. Ci sono trappole…”.

Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso.

Nel libro di Nuzzi trovano spazio i fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione.

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