Da “Grandi speranze” di Dickens a “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon: 5 esempi di come la letteratura racconta le diversità. Mentre arriva in libreria “La luce dopo il tramonto”, che racconta la storia di un ragazzo speciale, affetto da una rarissima malattia genetica che lo costringe a vivere al buio…

Outsider” è un termine che indica “chi sta fuori”: fuori dai gruppi di potere, fuori dall’establishment, ma anche fuori dalla complicità del gruppo dei compagni di gioco o di scuola, perché considerato diverso.

La luce dopo il tramonto (Nord) di Carla Buckley racconta la storia di Tyler, un outsider speciale: affetto da una rarissima malattia genetica che lo costringe a vivere al buio, quasi sempre nella sua stanza, senza altri contatti con l’esterno che non siano i familiari e Internet, è comunque sicuro che, prima o poi, troverà il suo posto nel mondo, deve solo cogliere il momento giusto. In un freddo pomeriggio di pioggia, la figlia dei suoi vicini scompare nel nulla, Tyler si mette in testa di risolvere il mistero e, all’insaputa di tutti, la notte inizia a uscire di casa per andare a caccia d’indizi, scoprendo così i segreti degli abitanti del quartiere. Ma, a poco a poco, si renderà conto che è proprio la sua famiglia a nascondere i segreti più pericolosi…

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Tyler non è il solo outsider protagonista di un libro: ecco 5 esempi di personaggi considerati “diversi”, che hanno fatto la storia della letteratura…

– Wonder di R.J. Palacio

Augustus non è un bambino come gli altri: è nato con la sindrome di Treacher Collins, una rara malattia congenita che lascia intatto il corpo, ma deforma orribilmente il viso. Dopo anni passati nella rassicurante protezione della sua famiglia, Augustus deve affrontare per la prima volta il mondo della scuola. Come verrà accolto dai compagni? Riuscirà a fare amicizia? Con un protagonista fuori dagli schemi, ironico e coraggioso, Wonder dimostra l’importanza di fare i conti con le proprie debolezze e confrontarsi con le proprie paure per crescere e definire sé stessi.

– Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon

L’io narrante di questa storia è Christopher, quindici anni, un genio della logica e della matematica, ma totalmente incapace di provare empatia. Colpa della sindrome di Asperger, una forma di autismo di cui soffre il ragazzo e che compromette le interazioni sociali. Quando scopre il cadavere di Wellington, il cane della vicina, Christopher decide di indagare per conto proprio sul mistero, e l’indagine si trasformerà nel racconto della sua difficile, ma inevitabile iniziazione al mondo dei “normali”.

– Quasi amici – Il diavolo custode di Philippe Pozzo di Borgo

Philippe Pozzo di Borgo è un ricco e colto esponente dell’aristocrazia francese. Già depresso per la morte della moglie, in seguito a un incidente si ritrova a vivere su una sedia a rotelle e sceglie come badante Abdel, un giovane maghrebino appena uscito di galera. I due non potrebbero essere più diversi, ma forse anche per questo tra loro nasce un’intesa speciale. Con la sua simpatia e irriverente giovialità, Abdel riesce a mostrare a Philippe i lati inesplorati della sua esistenza, a infondergli un nuovo amore per la vita. Una storia di grande umanità, portata anche sul grande schermo col film campione d’incassi Quasi amici.

– Grandi speranze di Charles Dickens 

Da molti considerato il capolavoro assoluto di Dickens, Grandi speranze è la storia di Pip, un ragazzino di umili origini che, grazie a una fortunata serie di circostanze, crede di avere a portata di mano il suo riscatto sociale. E così, pieno di aspettative, si allontana dal suo ambiente, solo per scoprire che il mondo di cui vorrebbe far parte è ben diverso da quello che si aspettava e non è affatto disposto ad accettarlo. Pip è intelligente, sveglio, simpatico, eppure le sue “speranze” saranno, una dopo l’altra, disattese: perché se si segue la strada tracciata dagli altri, è ancor più difficile trovare il proprio posto nel mondo.

– Figlia del silenzio di Kim Edwards

Un romanzo toccante e profondo sull’importanza delle scelte. La scelta di un padre, che decide di rinunciare alla figlia perché affetta da sindrome di down. La scelta di una donna, che accoglie quella bambina nella sua vita con gioia, a dispetto delle difficoltà e dei pregiudizi. La scelta di Phoebe, che semplicemente ha una gran voglia di vivere – ridere, giocare, imparare −, sebbene il mondo la guardi con malcelata diffidenza. Ed è proprio Phoebe il motore della storia, la protagonista nata nel silenzio dell’amore che, per il solo fatto di esistere, influenza e indirizza la vita di chi le sta accanto e di chi si è allontanata da lei.

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