Torna in libreria il romanzo di Mary Margaret Kaye sull’enorme complessità dell’India, con tutte le sue tradizioni, storie, leggende e religioni…

Siamo nell’India britannica, nel pieno della rivolta dei Sepoy del 1857. Ash è solo un bambino quando perde entrambi i genitori. La sua vita è in pericolo. La carnagione ereditata dalla madre indiana lo protegge, ma è pur sempre figlio di uno studioso britannico al seguito dell’esercito invasore, un maledetto “angrezi”. Sarà la sua balia hindu a salvarlo fuggendo al nord con lui. Lì si prenderà cura di lui secondo la sua cultura, crescendolo come il figlio che non ha mai avuto. Per un caso fortunoso il piccolo “angrezi” salva la vita al giovanissimo Marajà ed entra al suo servizio, fra intrighi di palazzo e peripezie di ogni genere. Fino a quando, ad appena dodici anni, sarà costretto a fuggire per sottrarsi a una fine orrenda. Solo allora Ash scoprirà la verità sulle sue origini e tornerà fra la sua gente. In qualità di ufficiale delle Guide, un corpo scelto dell’esercito britannico, cercherà di difendere la sua terra tanto dai soprusi dei suoi fratelli inglesi quanto dalla violenza di quelli indiani, sempre in cerca di se stesso, lacerato fra le sue due identità. Fra intrighi, tempeste di sabbia, assedi e inseguimenti nella giungla, dovrà superare culture e religioni per incontrare l’amore e cambiare per sempre il destino dell’India…

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Ispirato a una storia vera, Padiglioni lontani (che torna in libreria per E/O) di Mary Margaret Kaye (1908-2004) è un affresco dell’enorme complessità dell’India, con tutte le sue tradizioni, storie, leggende e religioni.

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