Matrimoni precoci, violenza domestica, “delitti d’onore”. Per le donne del Pakistan i problemi non mancano. E ora arriva un cartone animato che ha per protagonista un’insegnante che combatte in modo speciale per i loro diritti. La sua arma speciale? I libri…

Aaron Haroon Rashid, cantante e attivista pakistano, è l’ideatore di un cartone animato davvero particolare: Jiya, la protagonista, è infatti una burka avenger, un’insegnante-vendicatrice che indossa un burka e affrontare i crimini contro le ragazze (matrimoni precoci, violenza domestica, “delitti d’onore”) e gli altri mali sociali diffusi nella regione indiana, e lo fa con un’arte marziale chiamata “Takht Kabaddi”, una speciale disciplina che incorpora i libri e le penne, per combattere il crimine. 

Trasmesso in Pakistan nel 2013,  il cartone animato sarà diffuso a breve anche in India dal canale ZeeQ in 4 lingue:  Hindi, Inglese, Tamil e Telegu.

Nella città (immaginaria) di Halwapur, nel nord del Pakistan, Jiya combatte politici corrotti e mercenari vendicativi che cercano di chiudere le scuole femminili. Insieme  ai bambini Ashu, Immu e Mooli, il Burka Avenger combatte il mago malvagio Baba Bandook, i suoi scagnozzi e politico corrotto Väderö Pajero.

Il cartone animato ha vinto l’International Gender Equity Prize e, tra le altre cose, è stato nominato all’International Emmy Kids Award, ed è stato finalista nel 2014 all’Annecy Film Festival.

Una storia immaginaria, ma forte come quella, verissima, di Malala Yousafzai, pakistana, premio Nobel per la pace 2014, scrittrice di Io sono Malala (Garzanti), simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere.

Guarda il primo episodio sottotitolato in Inglese

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