Le ragazzine di oggi, leggendo “Piccole Donne”, possono prima di tutto capire com’è cambiato il mondo, ma soprattutto l’importanza di nutrire e coltivare le proprie aspirazioni e i propri sogni. Ecco, dunque, perché si tratta di un romanzo che bisogna leggere ancora…

Piccole Donne, nonostante sia stato scritto nel 1868, è un libro ancora attuale e una lettura da consigliare alle ragazzine di oggi (e non solo). La storia delle quattro sorelle March, scritta dall’autrice statunitense Louisa May Alcott, arrivò in Italia attorno ai primi del Novecento – le prime traduzioni risalgono al 1908 – diviso in due parti Piccole donne, per l’appunto, e Piccole donne crescono. E da allora è diventato un grande classico per ragazze anche nel nostro paese.

Il successo delle quattro sorelle si deve anche alle molte trasposizioni cinematografiche del romanzo, da quella del 1933 in cui Jo è interpretata da Katharine Hepburn, fino a quella del 1994 dove la sorella ribelle ha il volto di Winona Ryder.

Piccole donne, 1933

“Piccole donne”, 1933

Tuttavia, non si può negare che gran parte del fascino delle sorelle March si deve alla loro originalità: in un mondo scosso dalla guerra di secessione, e quindi privato degli uomini, le quattro ragazze sperimentano una libertà nuova, simile a quella di cui più in grande le donne statunitensi ed europee godranno con la prima guerra mondiale. Peccato però che la guerra finisca e a un certo punto anche le quattro ragazze debbano affrontare la dura realtà: il mondo, almeno nel 1868, era un posto “da uomini”.

Anche Bustle si è occupato del romanzo elencando i motivi per Piccole Donne è ancora attuale ed è un libro da consigliare alle giovani lettrici di oggi.

Piccole donne 1994

“Piccole donne”, 1994

Prima di tutto i personaggi principali sono tutte ragazze, che si confrontano tra loro su molti temi, dall’amore tra sorelle alle aspirazioni personali. In tutto il primo libro, inoltre, godendo dell’assenza degli uomini e spronate dalla madre, lavorano sodo per raggiungere i propri obiettivi. Beth si dedica alla musica, Jo alla scrittura e, nonostante i problemi economici, nessuno tenta di dissuadere le ragazze.

Tuttavia, il mondo in cui vivono non è tanto progressista quanto la loro madre e così alla fine della guerra i sogni delle ragazze vengono ridimensionati e a subire la “batosta” più grande è Jo, la sorella con il desiderio di diventare scrittrice.

Le ragazzine di oggi, leggendo Piccole Donne, possono prima di tutto capire come oggi è cambiato il mondo, ma soprattutto l’importanza di nutrire e coltivare le proprie aspirazioni e i propri sogni.

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