Siete convinti che sia meglio leggere un libro e poi vedere l’adattamento cinematografico? Ecco perché – esempi alla mano – non è detto che sia sempre così…

L’opinione comune sostiene che sia meglio leggere prima un determinato libro e poi guardare il film tratto dal medesimo scritto: “così non immagini che i personaggi siano gli attori che interpretano il film”, “hai più libertà nel figurarti i luoghi”, “non sempre i film sono fedeli alla trama del libro”…

Perché, invece, a volte sarebbe meglio leggere un determinato libro dopo aver visto il film a esso ispirato?

1) I personaggi: leggere Harry Potter senza immaginarsi che il protagonista del libro abbia le sembianze di Daniel Radcliffe (l’attore che interpreta il maghetto, ndrè sicuramente difficile. Ma proviamo a pensare una cosa: probabilmente, se non riusciamo a scindere il viso dell’attore da quello descritto dall’autrice, vuol dire che l’operazione di “fedeltà” con il testo è pienamente riuscita. Se prendiamo il caso di Johnny Depp che interpreta Willy Wonka ne La fabbrica di cioccolatoe poi leggiamo il libro di Dahl, l’immagine dell’attore hollywoodiano non si sposa con quella descritta nel testo, se non per alcuni tratti di “follia”. Per questo motivo leggere un libro dopo aver visto il film non influenza la nostra libertà di immaginarci i personaggi.

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2) Le ambientazioni: per le ambientazioni bisogna fare un discorso tutto particolare, legato a tipologia di storia e periodo di ambientazione. Se parliamo di una storia fantastica, vedere un film prima di leggere il libro da cui il film è tratto può essere d’aiuto, perché ci offre delle “linee guida” per immaginare luoghi che potrebbero complicarci la lettura del libro perché non ben definiti nel nostro immaginario: anche qui Harry Potter viene in aiuto con tutta l’ambientazione di Hogwarts che consente di concentrarsi sulla trama approfonditamente, se prima di leggere si sono visti i film e si ha un’idea dei luoghi. Per quanto riguarda, invece, il periodo di ambientazione di libro e film, la situazione è più complessa: le ricostruzioni storiche non sono mai fedelissime, hanno sempre una “patina di finzione”, ma ciò non vuol dire che se uno guarda un film storico ispirato a un libro, poi sia vincolato a immaginarsi i luoghi della trama come descritti nel film.

Esempio su tutti: Il Gattopardo dove, nonostante si possa aver visto il film precedentemente alla lettura del libro, viene comunque naturale delineare i luoghi del romanzo con la propria immaginazione.

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3) Le vicende: una delle cose più importanti sia di un libro sia di un film è senza dubbio la trama, i fili manovrati dal burattinaio regista e dal burattinaio scrittore. Perché si può leggere un libro dopo aver visto il film tratto dal testo in questione, senza subire influenze per quanto riguarda la trama? La risposta è semplicissima: un film, a meno che non sia strutturato in più parti, ma anche in questo caso si potrebbe aver qualcosa da ridire (vedere Hunger Games e poi leggere i libri, ndr), non riuscirà mai a condensare in 2 ore o più tutti gli sviluppi di una trama narrativa scritta magari in più di 1000 pagine. Leggere un libro dopo aver visto l’adattamento cinematografico può essere più piacevole perché ti sorprendi, hai dati narrativi che sul grande schermo non sono stati riportati, conosci personaggi in più, vicende minori, ma fondamentali, insomma: leggendo il libro vivi a pieno la storia, così come è stata pensata dallo scrittore.
Se volete avere conferma di questo guardate Il miglio verde, capolavoro cinematografico con Tom Hanks, e poi leggete il libro di Stephen King, sarà una piacevole scoperta…

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