Alla vigilia della Fiera del libro di Francoforte, ilLibraio.it ha parlato con Pierre Dutilleul, presidente della FEP (Federation of European Publishers), della situazione del mercato del libro in Francia, dove nella prima metà del 2015 l’ha fatta da padrone il segno più (addirittura, la “fiction” ha fatto registrare un +13,9%, e i libri per bambini sono cresciuti del 10,5%). E oltralpe anche le librerie “resistono”: “Il livello di qualità elevato e il dinamismo permettono ai librai di accompagnare la tendenza positiva, anche se la situazione globale per la categoria resta fragile” – L’intervista e i dati

Pierre Dutilleul conosce molto bene il mercato librario francese. L’attuale presidente della FEP (Federation of European Publishers), da oltre 25 anni lavora ad alti livelli per il secondo gruppo editoriale transalpino Editis (è Direttore relazioni esterne). Con ilLibraio.it, alla vigilia della Fiera del libro di Francoforte, analizza la situazione del mercato del libro in Francia, Paese in cui, com’è noto, storicamente si legge molto più che in Italia.

Dutilleul, si sente parlare di una crescita del mercato librario in Francia, dopo un periodo di crisi…
“Non si tratta di indiscrezioni, ma della realtà: il mercato librario francese ha conosciuto una crescita significativa nel corso dei primi sei mesi di quest’anno. Complessivamente, inclusi tutti i settori, a valore è in ascesa del 4,5% (+7.9% se si esclude la scolastica). Direi quindi che l’industria editoriale francese sta resistendo abbastanza bene”.

Come motiva questa ripresa?
“E’ sempre difficile spiegare questi dati ma, senza dubbio, la crescita complessiva è stata guidata dai settori principali del mercato. I primi sei mesi del 2014 non erano stati così positivi, ma l’attuale dinamismo, ribadisco, è una realtà, dati alla mano”.

Quali settori crescono di più?
“La crescita è stata diseguale tra i vari settori: la narrativa ha fatto registrare un +13,9%, anche grazie ai bestseller di Michel Houellebecq, Fred Vargas, Guillaume Musso, Marc Levy, Anna Todd e al grande successo di After. Il seguito della trilogia delle Cinquanta sfumatura è stato pubblicato lo scorso luglio, e Asterix sarà in libreria a fine ottobre. Vedremo come si chiuderà la seconda parte dell’anno…”.

E ai tascabili e agli altri ambiti com’è andata?
“Le vendite dei tascabili sono cresciute del 7,1%, anche per merito della trilogia delle Sfumature, di Gilles Legardinier dei successi precedenti di Musso, Levy e Coben. I libri per bambini, in cartaceo, sono cresciuti del +10,5%. Quanto alla non fiction pratica, è salita dell’8,7%, grazie ai libri dedicati alla salute e al welfare. Molto bene anche fumetti e manga: +9%”.

Cos’è invece in calo?
“L’editoria legata ai viaggi, i saggi storici e i testi dedicati alle scienze umane, come pure i libri sull’arte o i dizionari, che subiscono un lieve calo. Mentre non si può giudicare la scolastica, visto che i primi mesi dell’anno non sono significativi per quel settore”.

In questo contesto, che momento stanno vivendo le librerie francesi?
“Direi che resistono. Il livello di qualità elevato e il dinamismo permettono ai librai di accompagnare la tendenza positiva, anche se la situazione globale per la categoria resta fragile”.

Nel 2014 in Francia è stata approvata la cosiddetta legge “anti-Amazon”: con quali effetti concreti?
“Le consegne ora non sono più gratuite, ma costano un centesimo… In pratica, quindi, è cambiato poco. Allo stesso tempo, però, piattaforme alternative fanno del loro meglio per resistere, migliorando le loro prestazioni. E per i clienti c’è la speranza che la concorrenza porti dei benefici”.

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