Come partecipare alla prima edizione del “Premio di poesia Casa Museo Alda Merini”

L’associazione culturale La Casa delle Artiste che gestisce, su mandato del Comune di Milano, la Casa Museo Alda Merini presenta la prima edizione del “Premio di poesia Casa Museo Alda Merini”. Come informa un comunicato, il bando di concorso verrà lanciato lunedì 21 marzo, nella suggestiva sede della Casa Museo di via Magolfa, a Milano, in occasione dell’evento organizzato per l’anniversario della nascita della poetessa dei Navigli. L’evento, che si intitola “Sono nata il ventuno a primavera”, consisterà in un reading delle sue più belle poesie, seguito da un aperitivo poetico.

Il Premio sarà aperto a tutti, senza limiti di età e di nazionalità. La partecipazione è gratuita. Sarà cosi suddiviso:

Raccolta di poesie inedite in lingua italiana, che per questa prima edizione avrà come indicazione ai partecipanti il tema “Per impegno e per poesia”: i concorrenti avranno tempo entro il 20 giugno 2016 per inviare le loro raccolte. Il vincitore di questa sezione verrà premiato con la pubblicazione in 300 copie della sua raccolta da parte dell’Editore La Vita Felice, una fra le diverse case Editrici di Alda Merini.

Poetry Slam: i concorrenti dovranno inviare entro il 20 giugno 2016 i testi di 8 poesie di cui sono autori e un audio-video di una loro performance che comprenda almeno 3 poesie di cui sono autori. Verranno selezionati 16 concorrenti che parteciperanno al Poetry Slam che si svolgerà, presso la Casa Merini, il giorno stesso della premiazione, l’8 ottobre 2016. Come d’uso nei Poetry Slam, saranno estratti a sorte fra il pubblico 15 giurati: ognuno esprimerà per ciascun concorrente un voto da 1 a 10. Verranno eliminati il voto più basso e il più alto e verrà calcolata la media. Il premio per il vincitore di questa sezione, consisterà nella realizzazione di un videoclip in 300 copie.

Maggiori informazioni su Premiopoesiacasamuseoaldamerini.it

Sono nata il 21 a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

(da “Vuoto d’amore”)

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