“Ebbene sì ragazzi, studenti, bimbi e genitori, vi confesso un segreto: anche noi abbiamo paura di questo giorno…”. Su ilLibraio.it l’intervento dello scrittore e insegnante Enrico Galiano

E te li troverai di fronte, lunedì, tutti con quegli sguardi indecifrabili, occhi che proveranno a sembrare fieri e senza timore e che invece trasuderanno terrore puro, e tu che invece cercherai di mettere insieme la faccia più tranquilla e compassata che potrai, temendo a ogni istante che si veda benissimo, lampante, che in fondo hai la loro stessa paura, solo come da dietro uno specchio.

Dormirai pochissimo la notte prima, la passerai tutta a rigirarti nel letto e a ripensare a che frasi usare, a cosa dire, a come dirlo, nella speranza di fare colpo. Che scatti la scintilla. Perché sai che se scatta la scintilla il primo giorno, poi, per nove mesi è tutta discesa.

Ebbene sì ragazzi, studenti, bimbi e genitori, vi confesso un segreto: anche noi abbiamo paura di questo giorno. Lo so che l’immagine mentale che il mondo non-scolastico si è fatta di noi prevede, che ne so, che arriviamo lì pronti a fare stragi, impassibili e severi: ecco, non va esattamente così.

Il primo giorno di scuola si presenta nei nostri cuori di insegnanti proprio come questi primi temporali autunnali, con grandi nuvoloni scuri di dubbi, con piogge torrenziali di domande e con rumorosi tuoni di paure. Insomma: ce la facciamo sotto anche noi.

Perché – adesso lo so che non mi crederete, ma fidatevi per una volta – noi ci teniamo tantissimo a voi, al rapporto che andremo a costruire, al riuscire a creare qualcosa di bello. Primo perché sappiamo che senza un buon rapporto è difficile – se non addirittura orribile, a volte – insegnare; secondo perché arrivare a scuola e vedere facce che ti guardano come fossi il loro peggior nemico è una cosa che ci fa stare male tutto il giorno; e terzo, soprattutto, perché vi vogliamo bene.

Sì, avete letto bene: vi vogliamo bene.

A volte abbiamo un modo un po’ strambo di dimostrarlo: magari alzando un po’ la voce (succede), oppure infilandovi esercizi a tutto spiano (succede anche questo) oppure facendo battute che non fanno ridere nessuno solo per provare ad alleggerirvi la noia di una spiegazione un po’ pesante (eh, se succede!). Ma vi vogliamo bene.

E lunedì quando ci vedrete arrivare e vi sembreremo creature così strane, come provenienti da pianeti sconosciuti, ricordatevi di queste parole. Sarà dura, ma se ci mettiamo d’impegno forse forse riusciamo ad arrivare a giugno tutti, sia noi che voi, un po’ più forti, un po’ più grandi, un po’ migliori di come siamo oggi.  Anche se, per ora, mi sa che entrambi ci accontentiamo di arrivare vivi a Natale.

L’AUTORE E IL LIBRO – Enrico Galiano è insegnante e autore della webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook; il suo motto del buon insegnate è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti».  Eppure cadiamo felici (Garzanti) è il suo romanzo d’esordio, la storia di una ragazza di nome Gioia che colleziona parole intraducibili e si innamora di Lo che, nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. Quando i due giovani si innamorano, Lo sparisce nel nulla e starà a Gioia scoprire cosa è successo.
Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.

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