“Siete pronte? Siete cariche? Mancano pochissime ore alla riapertura delle carce… ehm, scuole. L’emozione è tanta, c’è suspense nell’aria, qualcuno si lascia scappare una lacrima…”. Il racconto ironico (con “colpo di scena” finale) di Giada Sundas in vista del primo giorno di scuola

Siete pronte? Siete cariche? Mancano pochissime ore alla riapertura delle carce… ehm, scuole. L’emozione è tanta, c’è suspense nell’aria, qualcuno si lascia scappare una lacrima, è il sogno di una vita, si sente dire da lontano…

Tutte le madri sono diverse, alcune, in questo momento, con il labbrino tremolante di Gerry Scotti, stanno ripercorrendo tutta la vita del loro bambino dalla nascita a oggi per potersi rassegnare alla tirannia del tempo e affermare “quanto sei cresciuto in fretta ammamma”; altre, invece, timorose come una Flavia Vento qualsiasi davanti a una Treccani, si stanno domandando se il loro bambino ce la farà, se le maestre saranno in grado di capire le sue necessità, se riuscirà a integrarsi; infine, ultima ma non meno importante, c’è una madre che sta immaginando la colazione col prosecco che farà al bar davanti alla scuola dopo aver lasciato la prole.

Una cosa è certa, qualsiasi tipo di mamma tu sia, non sarai sfuggita al supplizio delle etichettine. Perché è indispensabile che tutti gli oggetti scolastici dei nostri bambini vengano meticolosamente contrassegnati con i loro nomi affinché non si perdano o non vengano scambiati (che cucciole che siamo quando crediamo che, così facendo, tutto tornerà a casa a fine anno scolastico). E così negli ultimi giorni ti sei dedicata ad attaccare buffe etichettine con animaletti a tutto il materiale scolastico, pagate più del materiale stesso, secondo un dettagliato disegno massonico delle lobby delle etichettine.

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Ma da domani le tue giornate cambieranno: ti alzerai presto, li sveglierai comunicando loro che si è già in ritardo falsando di almeno trenta minuti l’ora, ripeterai dieci volte “dai alzatevi”, ripeterai quindici volte “dai mangiate”, ripeterai venti volte “dai vestitevi”, li caricherai in macchina ancora semi addormentati e li lascerai sull’uscio della scuola salutandoli con un grosso sorriso non prima di aver cancellato con un dito insalivato i rivoli di bavetta notturna sui loro volti. Eppure, quasi sicuramente, quando ti ritroverai a casa da sola seduta davanti alla tv, immersa in una pace che non ricordavi, ti ci vorranno almeno dieci minuti per accorgerti che stai guardando i cartoni animati.

L’AUTRICE E IL LIBRO – Giada Sundas è una giovane madre molto seguita in rete. Sui social racconta la sua esperienza di “madre imperfetta ma imperterrita” con freschezza e ironia. Il suo romanzo d’esordio, edito da Garzanti, si intitola Le mamme ribelli non hanno paura, e racconta la storia di Giada dal giorno in cui la piccola vita di Mya, sua figlia, ha cominciato a crescere dentro di lei.
Qui tutti gli articoli di Giada Sundas per ilLibraio.it.

 

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