Siamo abituati a leggere continue critiche alla scuola italiana, per svariate ragioni (a volte giustificate, altre meno). Ecco perché colpisce e sorprende il risultato dell’indagine Ocse

Siamo abituati a leggere continue critiche alla scuola italiana, per svariate ragioni (a volte giustificate, altre meno). Ecco perché colpisce e sorprende, come racconta Repubblica, il risultato dell’indagine Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che ha coinvolto le scuole di di una quarantina di paesi dei cinque continenti, che ogni 3 anni partecipano al Pisa (Programme for International Student Assessment).

Dall’indagine (al centro della quale sono state poste le abilità in lettura e matematica) è emerso che la scuola italiana è tra le migliori d’Europa perché “le differenze sociali sui banchi, guardando ai risultati degli alunni in diverse materie, si annullano”.

Come si legge su Repubblica, che spiega nei dettagli il metodo e la complessità della ricerca, “il risvolto positivo” da noi la scuola “riesce a tenere abbastanza vicini i risultati degli studenti con opportunità di partenza molto diverse. Più di quanto non accada all’estero”.

Sempre l’Ocse ha recentemente pubblicato lo studio “Gender imbalances in the teaching profession” secondo cui quello dell’insegnante è sempre più un mestiere per donne: la femminilizzazione dell’insegnamento è in continua ascesa e ha toccato il 68% nelle scuole dei paesi sviluppati (l’83% in Italia).

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