Susan Cain ha pensato di aiutare gli adolescenti con il libro “Quiet Power: The Secret Strengths of Introverts”, che raccoglie testimonianze di decine di ragazzi introversi. Ecco come, nonostante la timidezza, o proprio grazie a essa, da grandi sono riusciti a dedicarsi a progetti importanti….

Gli anni dell’adolescenza non sono facili da affrontare. Sono tanti i cambiamenti che i ragazzi devono attraversare, a partire dal corpo che si trasforma, ma anche la scuola e le relazioni coi coetanei sono spesso fonti di stress, in particolare per chi è introverso. Spesso, infatti, parlare in pubblico, anche solo davanti ai propri compagni di classe, richiede un grande sforzo. Poi ci sono le prime feste e le uscite con gli amici, che crescendo diventano sempre di più.

Essere un adolescente introverso, però, non significa diventare un adulto di poco successo, o avere difficoltà per tutta la vita a parlare in pubblico o relazionarsi con gli sconosciuti. Lo sa bene la scrittrice Susan Cain, introversa e felice di esserlo, che ha pensato di aiutare i ragazzi con il libro Quiet Power: The Secret Strengths of Introverts, che raccoglie testimonianze di decine di ragazzi introversi e di come, nonostante la timidezza, o proprio grazie a essa, sono riusciti a dedicarsi a progetti importanti.

“In questo libro si parla di come gli introversi si relazionano con chi li circonda. Ma anche di come ci si dedica ai propri interessi e hobby. E come ci si relaziona con sé stessi”, ha raccontato l’autrice all’edizione statunitense dell’Huffington Post.

Cain ha già scritto un libro sulle persone timide, balzato in cima alle classifiche Usa, e da cui è nato il movimento The quiet revolution, che si pone lo scopo di liberare il potenziale degli introversi a beneficio della società.

Secondo Cain, infatti, i ragazzi introversi hanno pochi amici ma molto fidati, si dedicano ai loro interessi con più attenzione e determinazione. Nonostante ciò, vivono in una società in cui sembra obbligatorio essere estroversi, a partire dalla scuola, dove spesso vengono premiati gli alunni che prendono parte alle lezioni più attivamente, discutendo e rispondendo sempre alle domande.


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