Molti grandi romanzieri hanno svolto lavori “comuni”, che in diversi casi hanno influenzano le loro storie. Ecco alcuni esempi famosi…

I lavori degli scrittori dovrebbero essere scrivere, leggere e di nuovo scrivere, ma vivere di sola scrittura non è affatto facile, soprattutto quando non si è ancora molto famosi. Vale per il presente, ma anche per il passato. Spesso, infatti, alcuni autori svolgono lavori “comuni” a cui affiancano la creazione di romanzi. Attività che di frequente influenzano anche le storie.

Un esempio è Murakami: l’autore giapponese per alcuni anni ha gestito un jazz club e nel tempo libero dal lavoro ha scritto i suoi due romanzi d’esordio, fino a poco tempo fa disponibili solo in Giappone. Ora che sono state pubblicate anche da noi è facile capire quanto il lavoro nel bar abbia influenzato le due opere.

John Grisham è un avvocato e più volte ha affermato di interessarsi alle storie solo dopo aver partecipato a un processo. Inoltre, per anni, si è svegliato all’alba per scrivere prima di andare al lavoro.

Kafka è stato un assicuratore e grazie a quel lavoro è entrato in contatto con la legge e la burocrazia, di cui svela i risvolti tragicomici ne Il processo.

Anche Harper Lee, Bram Stoker, Nicholas Sparks e tanti altri sono gli autori che hanno svolto professioni importanti per lo sviluppo delle loro storie. Un’infografica creata da Adzuna, sito per la ricerca di lavoro, raccoglie alcuni degli esempi più famosi.


LEGGI ANCHE – Che lavoro (spesso malpagato) facevano i grandi scrittori prima di diventare famosi?

Libri consigliati

Abbiamo parlato di...