L’intelligenza artificiale entra nella scuola e “collabora” con gli insegnanti: dal prossimo anno scolastico inizia la sperimentazione in Campania, Lazio e Trentino Alto Adige. Di che si tratta? Il “maestro digitale” è in grado, ad esempio, di correggere gli esercizi di matematica…

Sempre più spesso si parla dell’aiuto che può arrivare alla scuola dal digitale e dall’informatica, come pure dall’intelligenza artificiale. Su questi temi, tra l’altro, non mancano polemiche e discussioni tra fronti opposti. Una delle novità in arrivo, come racconta l’Ansa, è il “maestro digitale”, che debutterà nel prossimo anno scolastico in Campania, Lazio e Trentino Alto Adige.

Sviluppato nell’ambito di Inf@nzia Digitales 3.6, finanziato dal programma PON-Smart Cities for Social Inclusion del ministero dell’università e Ricerca, il progetto è coordinato dall’azienda Engineering, e vi partecipano il laboratorio per la Cognizione Naturale e Artificiale (Nac) dell’università Federico II di Napoli, le università di Salerno e Trento, università Sapienza di Roma.

Ma di cosa si tratta? Di un tutor per i bambini, in grado di collaborare con le maestre, nell’insegnamento della matematica e dei giochi logici, come pure nel riconoscimento degli odori. “I sensori trasmettono le informazioni a un computer che dice al bambino se sta facendo bene o male l’esercizio. Inoltre il sistema è in grado di valutare l’attività e dare un voto”.

L’idea alla base è quella di puntare su tecnologie non invasive, e gli ideatori si sono ispirati a “principi montessoriani”.

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