Cosa si intende con “serendipità letteraria”? È semplice: è il processo che porta a innamorarsi di un autore per caso, e di conseguenza, divorarne l’opera omnia…

Serendipità: “La capacità di rilevare e interpretare correttamente un fenomeno occorso in modo del tutto casuale durante una ricerca scientifica orientata verso altri campi d’indagine”.

Anche se la definizione del termine sembra non avere niente a che fare con la letteratura, bisogna precisare che è un neologismo tratto dal romanzo di H. Walpole The three princes of Serendip, quindi azzardare un connubio tra il termine scientifico serendipità e l’attributo “letteraria” non deve stupire.

 

serendipità letteraria

 

Cosa si intende con serendipità letteraria? È semplice: è il processo che porta a innamorarsi di un autore per caso, e di conseguenza, divorarne l’opera omnia. È sicuramente capitato a tutti di parlare con un amico che consiglia un autore di ieri o di oggi e iniziare a leggerlo, e poi appassionarsi tanto da leggere tutti i suoi scritti.

Può essere capitato a scuola, quando l’insegnante spiegava un autore, magari minore: prendiamo, ad esempio, gli scapigliati, corrente letteraria poco considerata e poco famosa: c’è chi se ne è innamorato alle scuole superiori (ogni riferimento allo scrivente è puramente casuale, ndr) e ne ha letto (quasi) tutta l’opera, trovando echi di attualità e tòpoi letterari pregnanti e degni di essere ricordati.

serendipità letteraria

A volte succede leggendo articoli di giornali, libri di altri autori che citano colleghi scomparsi, ascoltando conversazioni di persone per strada, guardando le vetrine delle librerie e facendosi sedurre da copertine o cartonati…

Una delle situazioni più classiche in cui ci si imbatte nella serendipità letteraria è sui mezzi pubblici: recentemente, abbiamo scritto del perché leggere sui mezzi pubblici, raccontando la pratica delle “lettura di rapina”: in questa situazione capita di sbirciare alcune righe di un libro letto da un altro, scostarsi per carpirne autore e titolo e, magari, leggerlo, appassionandosi, poi, all’intera produzione dell’autore in questione.

Capita guardando un film tratto da un libro, seguendo programmi radiofonici, televisivi, o nel modo più tradizionale di sempre, entrando in libreria: non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ma a volte è impossibile; capita di essere attratti da un libro particolare, da un colore acceso, da un disegno, o anche dal nome di un autore famoso. Si compra il libro, si inizia a leggerlo, e poi ci si ritrova magicamente in libreria, probabilmente nella stessa per questioni d’affetto, a comprarne un altro, un altro, e un altro ancora.

La cosa più bella che possa capitare a un lettore è la serendipità letteraria, non cercatela, arriverà!

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