Il romanzo della scrittrice Dorit Rabinyan (nella foto) è stato eliminato dai programmi liceali in Isreale. La polemica sulla censura ha coinvolto scrittori e politici… – I dettagli

Sotto accusa Borderlife, il romanzo della scrittrice Dorit Rabinyan, eliminato dai programmi liceali in Israele. Le polemiche sono finite in prima pagina e hanno coinvolto esponenti della politica e della letteratura, tra cui Amos Oz e Yehoshua. Ben presto il caso ha fatto il giro del mondo e le vendite del libro “proibito” sono cresciute.

Borderlife, ambientato a New York, racconta l’amore fra una ricercatrice israeliana e un artista palestinese (“lei ha servito nell’esercito israeliano, lui ha scontato quattro mesi di carcere in Israele per aver dipinto bandiere palestinesi nelle strade”), e ha suscitato il malumore della direzione pedagogica del ministero dell’Istruzione. Il motivo? Come riporta Repubblica, la lettura non pare appropriata per adolescenti israeliani “perché il suo contenuto potrebbe incoraggiare ‘l’assimilazione’, ossia renderli più aperti a matrimoni con non-ebrei”. A seguito delle polemiche, il ministro Bennett ha sottolineato che nel romanzo “i soldati israeliani sono rappresentati in maniera fortemente denigratoria”. Ha dato un’altra spiegazione (ufficiale), dunque, ma non è certo bastata a placare le polemiche.

Il romanzo di Dorit Rabinyan sarà pubblicato in Italia da Longanesi nel corso del 2016.

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