Circa 200 casi denunciati ogni anno in Italia. La scrittrice Sara Rattaro parte dalla storia vera di una madre per spiegare ai lettori de IlLibraio.it il tragico fenomeno della “sottrazione internazionale di minori”

di Sara Rattaro*

Maria è tornata a casa, dopo aver fatto la spesa, come succede quasi ogni giorno. Ha aperto la porta ed è stata investita da uno strano silenzio. Ha chiamato sua figlia più volte senza ricevere risposta. Ha poggiato in cucina i sacchetti ed è corsa nella sua cameretta, poi in bagno e in cucina. Ha guardato sotto i letti, dietro le porte e sul terrazzo. Di Elisa, tre anni, e di suo padre non c’era traccia. Ha composto il numero del marito invano per almeno dieci volte. Ha chiamato i suoi genitori e tutti gli amici che potevano avere notizie della  sua famiglia. Nulla. Con le mani tremanti ha telefonato a tutti gli ospedali di zona. Nessuna nuova informazione. Così si è alzata e ha fatto quello che mai avrebbe creduto di dover fare. Ha spalancato le ante degli armadi e con il terrore negli occhi ha scoperto che i vestiti di sua figlia e suo marito erano spariti.

Questo racconto che potrebbe sembrare l’incipit di un romanzo, è una storia realmente accaduta. Purtroppo una delle tante che coinvolgono indifferentemente madri e padri. Le unioni o i matrimoni binazionali stanno diventando una realtà sempre più numerosa. Ma si sa, l’amore, come le intenzioni, può cambiare e poco importa dove si è nati o in quale Dio si creda, se ci decide di separarsi l’allontanamento è inevitabile. Se a questo si aggiungono un odio e un rancore, verso l’ex coniuge, capaci di sovrastare l’amore per i propri figli, arrivare a sottrarli può diventare, nella testa di uno dei due genitori, un gesto quasi obbligato.

Si chiama “sottrazione internazionale di minore” e avviene quando il padre o la madre porta il figlio in un altro paese, spesso quello di origine, senza l’autorizzazione e il consenso dell’altro genitore. A tutti gli effetti, un rapimento. Analizzandole bene, sono storie che si assomigliano tutte, basate sulla stessa modalità violenta di esecuzione e seguite da un iter legale infinito, spesso senza risoluzione. Questo modus operandi aiuta il genitore che sottrae a generare nella testa del bambino la sindrome della cosiddetta “alienazione genitoriale”, ossia “una specie di lavaggio del cervello che porta i figli a perdere il contatto con la realtà degli affetti, e ad esibire astio e disprezzo ingiustificato e continuo verso l’altro genitore”.

La verità è che non conta che la guerra sia disputata tra due adulti che cercano di rivendicare il proprio diritto a fare il padre o la madre, quello che viene violato è soprattutto l’inalienabile diritto di essere un figlio. Le conseguenze di tutto questo sono le più pericolose che si possano augurare a un bambino che sarà destinato a dare un valore aberrante ai concetti di affetto, famiglia, rispetto e amore.

ps. Circa 200 casi denunciati ogni anno. I bambini sotto i 4 anni sono il 50% delle sottrazioni e i genitori che sottraggono sono circa 85% madri (dati tratti dalla Analisi statistica dei dati relativi ai casi di sottrazione internazionale di minori trattati dall’Ufficio dell’Autorità Centrale italiana, Dipartimento Giustizia Minorile)

*L’autrice ha pubblicato con Garzanti il romanzo “Niente è come te”, in cui racconta il doloroso fenomeno delle sottrazioni internazionali di minori “e il diritto inalienabile di essere figli…” 

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