La ricostruzione dei luoghi devastati dal terremoto riparte anche dalla scuola. Un primo ritorno alla normalità, dopo giorni di lutto e confusione…

La ricostruzione dei luoghi devastati dal terremoto riparte anche dalla scuola. E così, come ben racconta il Corriere della Sera, domani nella valle del Tronto la “scuola” riaprirà con due settimane d’anticipo rispetto al resto d’Italia. “Abbiamo mandato mail, è partito il tam tam tra funzionari e rappresentanti di classe, e su 65 maestri e professori cinquanta mi hanno detto subito di sì”, spiega Patrizia Palanca, insegnante da quasi 35 anni.

Ovviamente la scuola in questa fase sarà ospitata dalle tende. Un primo ritorno alla normalità, dopo giorni di lutto e confusione. Patrizia, come scrive il Corriere, dirige il comprensorio di Acquasanta, che dalla periferia di Ascoli arriva ad Arquata con almeno una dozzina di frazioni e una mezza dozzina di istituti racchiusi in un fazzoletto di chilometri.

“Nelle tende faremo più che altro come al doposcuola, aiuteremo a finire i compiti ancora rimasti delle vacanze; e oltre agli insegnanti ci saranno gli psicologi: un sostegno”, spiega, e parla anche delle polemiche sulla scuola di Acquasanta. Almeno trecentoquaranta studenti sono rimasti senza aule.


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