Trasformare i quattro metri quadrati di un’edicola abbandonata in un centro culturale: a Perugia nasce un piccolo spazio per “ritrovare il senso di città che da tempo si è allontanato dalle strade”. In cui, tra l’altro, “consultare e/o acquistare una lunga serie di pubblicazioni di arte, cultura, politica, provenienti da ogni parte del mondo” – La storia

In tutta Italia si assiste alla chiusura delle edicole; del resto, la carta stampata è in crisi da anni, e giornali e riviste puntano sempre più sugli abbonamenti digitali. Nel cuore di Perugia, però, un’edicola ormai abbandonata si appresta a cominciare una nuova vita, grazie all’impegno di un gruppo di giovani e meno giovani, che se ne sono appropriati con regolare procedura d’acquisto. Il motivo? Trasformare i quattro metri quadrati di un’edicola in un centro culturale: il progetto si chiama “Edicola 518” e prende il via l’1 giugno.


foto tratte dalla pagina Facebook ufficiale

Spiegano i promotori: “Il nostro unico compito è quello di ridare anima al meccanismo che ci vede partecipi alimentatori di una società che non riconosciamo. Che non individuiamo come nostra eppure ne siamo ossa”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Emergenze (ideato da Antonio Brizioli): “Edicola 518 sarà uno spazio per la città, della città e da cui ritrovare il senso di città che da tempo si è allontanato dalle strade. Sarà un grande festival. Presso edicola 518 si potranno fare ad esempio le seguenti cose:
– Consultare e/o acquistare le copie della rivista “Emergenze”, le nuove pubblicazioni di Emergenze, i disegni, le opere, le fotografie degli artisti che collaborano con Emergenze;
– Consultare e/o acquistare una lunga serie di pubblicazioni di arte, cultura, politica, provenienti da ogni parte del mondo;
– Sottoporre idee di qualunque genere ad Emergenze per vederle eventualmente prendere vita;
– Inoltrare a Emergenze lamentele sulla città, sulla vita, sul mondo, per vederle trasformate in azioni;
– Assistere a performance e eventi culturali organizzati da Emergenze con realtà di tutto il mondo;
– Assistere ogni domenica alla messa del Sacerdote di Emergenze;
– Scambiarsi cenni d’intesa per dimenticare l’orribile fardello del tempo..”.

 

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