L’Italia resta in fondo alla classifica europea per numero di laureati, ma si assiste a una ripresa delle immatricolazioni – Gli ultimi dati

L’Ansa sintetizza il corposo secondo rapporto Anvur sullo stato dell’Università e della Ricerca, da cui si apprende che l’Italia, purtroppo, resta in fondo alla classifica europea per numero di laureati. Allo stesso tempo, fortunatamente, si assiste a una ripresa delle immatricolazioni (+1,6% nell’ultimo anno, che sale al 2,4% tra gli under 20).

Si assiste inoltre a una crescita della quota di diplomati del Mezzogiorno che si iscrivono in un ateneo del Centro-Nord (da circa il 18% dello scorso decennio al 24%).

Migliora la regolarità dei percorsi di studio sia dal punto di vista di quanti terminano gli studi nei tempi previsti sia della diminuzione di coloro che non proseguono al secondo anno.

Tra i problemi evidenziati dal rapporto, la “fuga di cervelli”, in proporzioni superiori a quelle fisiologiche: “a frone dei buoni risultati raggiunti a livello internazionale dalla produzione scientifica dei nostri docenti e ricercatori (nonostante il progressivo calo dei fondi), l’Italia sta perdendo in modo massiccio una generazione di ricercatori”.

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