Sabato 16 e domenica 17 settembre la Fondazione Feltrinelli di Milano ospita “Viva Tabucchi!”, una due giorni di incontri dedicati al grande scrittore morto a Lisbona nel 2002

Sabato 16 e domenica 17 settembre la Fondazione Feltrinelli di Milano ospita “Viva Tabucchi!”, una due giorni di incontri dedicati al grande scrittore (Pisa, 23 settembre 1943 – Lisbona, 25 marzo 2012) e alla sua opera.

Tabucchi ha pubblicato oltre trenta libri fra romanzi, saggi e racconti, che hanno ispirato produzioni cinematografiche di successo in Italia e all’estero oltre a numerosi adattamenti teatrali. Ha curato l’edizione italiana dell’opera di Fernando Pessoa e tradotto le poesie di Carlos Drummond De Andrade.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Campiello, il Premio Viareggio-Répaci, il Premio Scanno, il Premio Salento e il Frontiere-Baiamonti in Italia; il Prix Médicis Etranger e il Prix Européen de la Littérature in Francia; l’Aristeion in Grecia; il Nossack dell’Accademia Leibniz in Germania; l’Europäischer Staatspreis in Austria e i premi Hidalgo e Cerecedo in Spagna.

Il 16 e il 17 settembre alla Fondazione Feltrinelli amici, editori, critici, autori, studiosi, registi, artisti evocano, interpretano, ricordano i tanti volti di Antonio Tabucchi e della sua opera.

Dopo i saluti di Carlo Feltrinelli alle 18.15, si apre sabato alle 18.30 con una lettura di Stefano Benni, per poi raccontare, con Davide Benati, Paolo Mauri e Ranieri Polese, l’Officina Tabucchi: dall’arte, al cinema e all’impegno civile, i temi di Antonio Tabucchi attraversano tutto lo spettro dell’esperienza.

Per concludere la prima giornata, la proiezione – inedita in Italia – del film di Fernando Lopes tratto dal romanzo Il filo dell’orizzonte.

Domenica 17, Paolo Di Paolo disegna la mappa europea nell’opera di Tabucchi, e a seguire, il neonato movimento di giovani scrittori Europoliti, con Paolo Cognetti e Alessandro Mari, s’interroga sull’eredità letteraria raccolta dalle nuove generazioni di autori europei insieme a Adrien Bosc e Lisa McInerney.

Di Europa e di letteratura europea si parla anche con i giovani lettori, in occasione di un laboratorio per ragazzi coordinato da Alessandro Mari e Francesca Scotti e illustrato da Francesca Zoni e Alberto Fiocco.

Il pomeriggio prosegue con un intervento del romanziere francese Bernard Comment, traduttore e amico di Tabucchi, incentrato sul romanzo Tristano muore, potente e attuale più che mai, e poi con una testimonianza di Jorge Herralde della casa editrice Anagrama, editore spagnolo di Tabucchi.

Segue una conversazione fra Norman Manea e Andrea Bajani sul tema dell’esilio.

La serata si conclude con un estratto proiettato in anteprima del documentario – ancora in fase di lavorazione – di Matteo Garzi, Diego Perucci e Samuele Mancini, che sarà presentato a fine 2017 con il titolo “Se di tutto resta un poco. Sulle tracce di Antonio Tabucchi”. La proiezione è introdotta da Diego Perucci e Samuele Rossi, rispettivamente regista e produttore del documentario.

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