La bambina che vive con una scimmietta e un cavallo bianco compie 70 anni, che festeggia con Salani alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. I particolari sulla nuova edizione “celebrativa”

Pippi Calzelunghe compie 70 anni: il racconto di Astrid Lindgren, pubblicato per la prima volta nel 1945, tradotto in 65 lingue, torna in una nuova edizione rilegata con Salani: una nuova copertina, realizzata da Paola Rollo (la giovane vincitrice del concorso Salani per illustratori del 2013, ndr), la traduzione, rivista e aggiornata, a cura di Donatella ZiliottoAnnuska Palme Sanavio, e le illustrazioni (a due colori, che rispecchiano quelle dell’originale svedese del 1952) di Ingrid Vang Nyman,

La bambina che vive in una grande villa in Svezia in compagnia di una scimmietta e di un cavallo bianco, sarà quindi protagonista alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna (dal 30 marzo al 2 aprile), in una nuova edizione celebrativa.

 

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1945. A. Lindgren, Pippi Calzelunghe, Vallecchi, Salani (2015).

Un estratto dal libro con le parole dell’autrice
(per gentile concessione di Salani)

-A chi le chiedeva se c’erano messaggi nei suoi libri Astrid Lindgren rispondeva: “Non ci sono messaggi nei miei libri. Io scrivo per divertire il bambino che c’è in me e posso solo sperare che, nel fare questo, io riesca a divertire anche qualche altro bambino. Non posso nemmeno cominciare a rispondere come dovrebbe essere un buon libro per bambini (com’è che nessuno chiede come dovrebbe essere un buon libro per adulti?) La mia unica norma quando scrivo e` ‘sincerità’ (nel significato artistico del termine)”.

E aggiungeva: “Io non cerco intenzionalmente di educare o influenzare i lettori dei miei libri. L’unica cosa che oserei sperare è che i miei libri riescano a dare un piccolo contributo per un comportamento più attento, umano e democratico nei bambini che li leggono. Ma anche i libri che non procurano nulla di più che il puro piacere della lettura sono necessari.

‘Grazie per aver rallegrato un’infanzia triste’ erano le parole su un pezzetto di carta che una volta una sconosciuta fece scivolare nella mia mano. Questo mi basta. Se sono stata capace di rallegrare anche una sola infanzia triste, allora sono soddisfatta”.

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