Nella filiera del libro, alle prese con il pesante impatto della pandemia, debutta una nuova associazione di categoria. In anteprima su ilLibraio.it gli obiettivi di Adali (Associazione degli Agenti Letterari Italiani), della cui costituzione si parlava già da un paio d’anni

Nella filiera del libro, alle prese con il pesante impatto della pandemia, debutta una nuova associazione di categoria: per la prima volta, anche gli agenti letterari hanno un loro organo di rappresentanza. Si chiama Adali, acronimo di Associazione degli Agenti Letterari Italiani. Una novità, in un settore competitivo e non regolato da percorsi di formazione specifici alla professione di agente.

Non a caso, il processo che ha portato alla nascita del nuovo soggetto non è stato né breve né semplice: è già da un paio d’anni che diverse agenzie si incontrano periodicamente per discuterne. E rispetto ai primi giri di mail e ai primi incontri esplorativi, alcune di queste (tra cui sia diverse realtà storiche e rilevanti, sia alcune agenzie emergenti) hanno preferito non entrare a far parte della neonata associazione.

Adali

E veniamo alla nuova realtà: Adali si è costituita lo scorso 7 aprile, in piena emergenza covid-19, e attualmente riunisce 37 agenti e agenzie letterarie. Le agenzie associate rappresentano autori, illustratori, e case editrici, operano nel mercato da almeno due anni, hanno residenza fiscale in Italia, oppure il loro portafoglio è costituito per almeno il 50% da autori italiani rappresentati sul nostro mercato editoriale.

L’obiettivo, come sottolinea la presentazione, è ambizioso: quello di dar vita a un “nuovo organismo nazionale garante di professionalità e rispetto deontologico nei confronti degli agenti associati e dei loro clienti”.

Come detto, non è stato un percorso privo di ostacoli quello che ha portato alla costituzione: eppure, negli ultimi due anni “alcuni bisogni condivisi e principi fondamentali dell’agire professionale hanno prevalso sulla consuetudine concorrenziale del settore”.

Come spiega sempre la presentazione del nuovo soggetto, la decisione di costituirsi in associazione muove da alcune necessità comuni a tutti gli agenti. Vediamo quali: “Adali mira a promuovere e tutelare la professione dell’agente letterario in Italia e a rappresentare gli interessi degli associati all’interno della filiera editoriale e presso le istituzioni pubbliche e private; non esistendo titoli o criteri formali abilitanti alla professione di agente letterario, e a seguito del proliferare di agenzie di servizi editoriali che offrono anche servizi di rappresentanza con metodi poco chiari, è emerso il bisogno di riunirsi e delineare l’identità professionale dell’agente letterario per esplicitare e diffondere le regole di base e gli usi non scritti della professione (le ‘buone pratiche’), fornire quindi un criterio sia nell’esercizio della professione, sia nei rapporti tra colleghi agenti, nonché una garanzia di professionalità per gli autori e gli editori in cerca di rappresentanza”.

A tal fine, Adali ha approvato un codice deontologico “che regola l’esercizio della professione e i rapporti tra agenti associati, i quali si impegnano a esercitare la propria professione in modo da proteggere e promuovere la reputazione dell’associazione stessa e a evitare ogni pratica sleale, nel rispetto degli altri agenti e nel miglior interesse dei propri clienti”.

Dunque, quello del codice deontologico è un elemento importante. A cui si aggiunge il fatto che Adali ha tra i suoi intenti quello di sostenere l’accesso degli associati ad alcuni servizi professionali condivisi, oltre a quello di facilitare la formazione e l’aggiornamento tecnico-professionale degli associati nei diversi ambiti; non solo: tra gli intenti, quello di consolidare il ruolo degli associati e la loro presenza nei dibattiti che riguardano l’editoria e i diritti d’autore su scala regionale, nazionale e internazionale.

In queste settimane non sono mancati gli appelli al governo da parte delle associazioni che rappresentano editori (a partire dalla storica Aie), librai e bibliotecari. Ora anche Adali, nella delicatissima fase che vive il mondo del libro, punta ad aggiungersi a questi soggetti per offrire il proprio contributo alle strategie di ripartenza.

Nella nota di presentazione si sottolinea inoltre che “l’interesse dell’agente letterario, così coincidente con l’interesse degli autori, ci spinge fortemente a voler innovare alcuni meccanismi che hanno dimostrato di non essere efficaci come tutti avremmo auspicato, e che hanno bisogno di essere ripensati. Adali, in quanto associazione di categoria, mira a confrontarsi con le altre categorie professionali per elaborare proposte innovative ad orizzonte molto ampio, che sostengano il libro e la lettura. Non smettiamo di pensare che il mondo del libro abbia una grande responsabilità nei confronti della società, e noi sentiamo questo peso dal nostro punto di vista. Insieme con le altre categorie della filiera, dobbiamo trovare strategie rinnovate per intercettare nuovi potenziali lettori e mirare ad avere una popolazione di cittadini più consapevoli e più curiosi”.

Il consiglio direttivo di Adali (“associazione indipendente di rappresentanza e autogoverno senza scopo di lucro, apolitica e apartitica, regolata dalle norme del Codice Civile e da un proprio Statuto”) è costituito da Maria Gabriella Ambrosioni (Presidente), Roberta Oliva (Segretario), Alessandra Mele, Loredana Rotundo e Anna Spadolini.

Le agenzie fondatrici dell’associazione sono, in ordine alfabetico: AC2 Literary Agency, Agnese Incisa Agenzia Letteraria, Alferj e Prestia Ampi Margini – Literary Agency Anna Spadolini Agency, Arianna Letizia Agency, Benedetta Centovalli Literary Agency, Bennici & Sirianni Agenzia Letteraria, Book on a Tree, bookat literary agency, Clementina Liuzzi Literary Agency, Donzelli Fietta Agency, Eulama, Gabriella Ambrosioni Literary Agency, Il Caduceo Agenzia Letteraria, Agenzia Letteraria Kalama, La Matita Rossa, Laura Ceccacci Agency, Literaturagentur Juliane Roderer, Loredana Rotundo Literary Agency, Lorem Ipsum | Agenzia Editoriale, Martin Eden Agenzia Letteraria, Meucci Agency, Nabu International Literary and Film Agency, Natoli Stefan & Oliva – Agenzia Letteraria, Oblique Studio, Otago Literary Agency, Pastrengo Agenzia Letteraria, Phileas Fogg Agency, Reiser Literary Agency, Rosaria Carpinelli Consulenze Editoriali, r.vivian literary agency Sosia & Pistoia Literary, Susanna Zevi Agenzia Letteraria, Trentin Agency – Literary & Talent Agency,  Vicki Satlow Literary Agency e Walkabout Literary Agency.

Staremo a vedere come si collocherà la nuova associaizione nel dibattito in corso nella filiera del libro. E se, col passare del tempo, altre agenzie valuteranno di entrarne a far parte.

 

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