“Amapolas” è una raccolta di 20 racconti di autori ispanoamericani che parla di un amore intenso e coinvolgente, libero da gabbie identitarie e da confini di genere: quello omoerotico

Amapolas (Alessandro Polidoro Editore) è una raccolta di racconti che parla d’amore. Quello tormentato tra Rimbaud e Verlaine,  quello tra un moderno Dorian Gray e suo marito che lo aspetta a casa, quello passionale e contraddittorio tra un ebreo e un sergente tedesco. E ancora, quello di Claudio, Jaime, Jim e Santiago, o di Paula, Regina, Clara, Vanesa o dei “Belli Addormentati” che restano in attesa che qualcosa o qualcuno possa risvegliarli.

Amapolas

La mappa dei venti racconti non ci porta solo dalla Spagna al Cile, al Messico, all’Argentina, alla Colombia, passando per gli Stati Uniti, ma ci conduce da luoghi remoti e dimenticati fino alle realtà metropolitane, ricche di occasioni ma a volte ancora più problematiche.

Se da una parte nell’antologia l’amore omoerotico viene trattato nella sua dimensione più intensa e coinvolgente, come un sentimento libero da gabbie identitarie e da confini di genere, dall’altra non vengono tralasciate tutte le complicazioni burocratiche che esso comporta: quelle delle unioni civili e dei diritti dei cittadini.

Il progetto è nato nel 2014 a seguito del III Corso di Traduzione Letteraria tenuto dall’Istituto Cervantes di Napoli. Tra gli autori della racolta: Roberto Quesada, Pedro Lemebel, Luisa Castro, Rosa Montero, Fernando Iwasaki, Alonso Sanchez Baute, Óscar Hernández Campano, Carlos Pintado, Yolanda Arroyo Pizarro, Luis Antonio de Villena, Elvira Navarro, Ángel Antonio Ruiz Laboy, David Hernández de la Fuente, Eva Alarte Garví, John Better Armella, Will Rodriguez, Van Krausser, Nimphie Knox (Sofi Olguín) e Luis García Jambrina.

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