Diviso in cinque blocchi temporali tra il 1965 e il 1990 e scandito dai passaggi della cometa che ogni dodici anni appare, “La via dei pianeti minori” di Andrew Sean Greer (che ha vinto il premio Pulitzer 2018 per la narrativa con “Less”) mette il tempo al centro di una riflessione sulla fallibilità dell’uomo e delle sue relazioni. È una narrazione mossa da continui flashback, momenti rivelatori che guardano al passato e si interrogano sul futuro, con il senso dell’ineluttabilità delle cose… – L’approfondimento

Le cose si vedono meglio al buio, lo sanno gli scienziati, giovani e promettenti, che nel 1965 si imbarcano su un traghetto nel mar cinese per raggiungere l’isola Bukit. Lì, occhi rivolti al cielo nella notte, aspettano il passaggio della cometa 1953-2 e del suo sciame meteorico. 

Sono anni che scuotono l’America, il risveglio studentesco inizia a farsi sentire portando sconvolgimenti e un rinnovamento profondo della società: per gli scienziati riuniti sul promontorio buio dell’isola non c’è niente di tutto questo, solo una cosa ha importanza, cogliere la coda della cometa nell’oscurità della notte, nel momento felice del perielio, quando si trova nel punto più vicino alla Terra.

Il cielo manteneva sempre la parola ma l’arrivo della cometa 1953-2 è turbato dalla morte di un bambino, che in una notte cambia tutto, rendendo eterno un fotogramma nella mente dei presenti. 

Nulla va come previsto nella vita degli scienziati e delle loro famiglie. Le loro esistenze si sfiorano, aderendo per un attimo e poi si separano.

Diviso in cinque blocchi temporali tra il 1965 e il 1990 e scandito dai passaggi della cometa che ogni dodici anni appare, La via dei pianeti minori di Andrew Sean Greer (La nave di Teseo, traduzione di Elena Dal Pra) mette il tempo al centro di una riflessione sulla fallibilità dell’uomo e delle sue relazioni. È una narrazione mossa da continui flashback, momenti rivelatori che guardano al passato e si interrogano sul futuro, con il senso dell’ineluttabilità delle cose.

greer

Tutto attrae tutto: nessuno passa indenne. E non possiamo farci niente.

Eli fa di tutto per costruire la sua carriera e non tralascia le scorciatoie, la moglie Kathy è attratta dalla stranezza delle persone, e innamorata delle contraddizioni di Eli, la geniale Denise è in lotta per affermare la propria credibilità di scienziata, Lydia, che da bambina osserva e giudica, diventerà una donna forte e risoluta, mentre il professor Swift e il professor Manday, tronfi di orgoglio, ruotano uno attorno all’altro, due pianeti diversi in costante conflitto. La vita dei pianeti minori è una narrazione di vite che orbitano le une attorno alle altre, in una connessione continua e ciclica tra i corpi celesti e quelli terrestri.

I protagonisti si amano, si perdono, si ritrovano avvicinandosi fino quasi a toccarsi l’animo. È la legge di gravità, in cielo come nel cuore degli uomini. Ci si avvicina nei perieli, ci si allontana negli afeli: Greer, figlio di scienziati, usa sapientemente l’astronomia come malinconica metafora della nostra esistenza. Le persone sono come le stelle, si capiscono a distanza. E l’occhio abituato al buio le percepisce come una scoperta, un possesso che apre una nuova possibilità, un nuovo ciclo, alla fine del quale nessuno torna a essere uguale a se stesso. Quella di Greer è una riflessione sull’amore, carica di rimpianti e di diffidenza: mai fidarsi di donne e comete.

Ogni dodici anni ci si ritrova per un nuovo passaggio della cometa, con l’ansia e la paura che non appaia, dispersa nella notte celeste: ogni ritorno è un nuovo ritrovo, è un momento di confronto e di bilanci. Ingrigiti e confusi senza più il panico della giovinezza, ci si rincontra consapevoli di aver perso delle opportunità, pietrificati dai rimpianti ma sempre attaccati all’illusione di avere ancora tempo per una nuova vita.

Si aspetta una nuova possibilità di ricucire gli strappi del passato: tutto si attira reciprocamente ma alla fine ci si ritrova con le persone che restano, quelle che sono in grado di fermare la frenesia, interrompere l’orbita.

Gli scienziati di Greer scoprono sulla loro pelle che una cometa può tornare, ma il tempo no. Il tempo cambia, e lo fa per sottrazione, insegnando che sopravvive solo ciò che si cura.

Sopra le loro teste il cielo prosegue il suo corso, incurante delle piccole storie degli uomini, pianeti minori senza valore. Il cielo dimentica anche questo.

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