A Imperia pochi mesi fa ha chiuso i battenti una libreria storica, la “Mauriziana”. E Cristina Pinna, trentenne di origine sarda, ha deciso di aprire la sua attività proprio nello stesso posto. E ha creato “L’Armadilla” – La storia

A Imperia sono ben tre le librerie storiche che hanno chiuso negli ultimi tempi: La Ricci, la Pozzoli e la Mauriziana. Ma, proprio dove questa ha chiuso i battenti, è sorta una libreria indipendente, L’Armadilla, gestita da Cristina Pinna, una giovane imperiese di origine sarda.

imperia l'armadilla libreria cristina pinna

Cristina ha trent’anni e lavora con i libri da quando ne aveva ventitré, prima a Mondovì e poi nella stessa Mauriziana. E finalmente ha esaudito il suo sogno nel cassetto: avere un’attività ‘libresca’ tutta sua. Un atto d’amore e di coraggio, quello di far sorgere una libreria sulle ceneri di un’altra: come racconta a ilLibraio.it, “sono innamorata dei libri, da sempre, fin da piccola. Dopo aver lavorato per diversi anni come dipendente, ho deciso di buttarmi ed aprire una libreria una tutta mia. Lo sentivo, e lo sento, come profondo bisogno. La chiusura della Mauriziana è stata un colpo al cuore, Porto Maurizio era rimasta senza libri. Da lì è nato tutto”.

E per la sua Armadilla ha in mente tanti progetti: dai laboratori letterari per grandi e piccoli a presentazioni e letture, per fare della sua libreria un punto di incontri culturali, pieno di iniziative per i clienti. “Non ho una specializzazione e non intendo averla, mi piace l’idea di avere qualcosa per tutti.Con l’anno nuovo darò il via a presentazioni, letture e laboratori per bimbi e molto altro. Ci sarà colore, profumo di carta, parole e tutto ciò che unisce le persone”.

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Sono felice per me, libraia in libreria. Felice per la reazione delle persone, entusiasmo e sostegno da vendere. Felice per Porto Maurizio, che è stupenda e ha bisogno di risollevarsi. Felice per qualcosa che brucia da sempre ed ha preso vita”.

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