L’Italia ha bisogno di una nuova “biografia culturale”, e per questo sono state create 6 residenze artistiche per scriverla – Quello che c’è da sapere su “Bagliore”, progetto pensato per scrittrici e scrittori under 35

Come si legge sul sito di cheFare, l’Italia ha bisogno (tra le altre cose) di una nuova “biografia culturale”: per questo sono state create 6 residenze artistiche per scriverla. Il progetto “Bagliore” è un programma di residenze artistiche per scrittrici e scrittori under 35 (sono aperte le candidature per partecipare – qui il bando, che si concluderà alle ore 12  di venerdì 4 ottobre), realizzato da cheFare e dalla casa editrice Il Saggiatore, e sviluppato con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

Il programma “permetterà a 6 scrittrici e scrittori residenti in Italia di entrare a far parte di un programma di residenza della durata di 5 mesi composto da workshop, lezioni e da una residenza artistica della durata di 15 giorni“. Per la partecipazione al programma di residenza è previsto un contributo di 1.600€ lordi e la copertura delle spese di vitto e alloggio durante il periodo di residenza nei nuovi centri culturali.

I nuovi centri culturali che ospiteranno le residenze sono i Bagni Pubblici di Via Agliè di Torino; gli spazi di CLAC a Palermo; l’ex stabilimento enologico di ExFadda a San Vito dei Normanni; l’Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore; le Officine Culturali di Catania; i panorami di Pollinaria a Civitella Casanova.

Le scrittrici e gli scrittori in residenza saranno chiamati a realizzare un testo riguardante la loro esperienza nei nuovi centri culturali — la raccolta di questi testi, infine, sarà curata e pubblicata in un libro edito da Il Saggiatore.

L’obiettivo di “Bagliore” è quello di “favorire la realizzazione di una serie di testi di narrativa, fiction, non-fiction, saggistica, poesia, fumettistica e narrativa illustrata”, con la finalità di “far emergere un nuovo racconto unitario dei nuovi centri culturali e delle comunità, reti e organizzazioni che rappresentano — un ecosistema di produzione, consumo e riflessione culturale di cui nessuno si è occupato fino ad ora; studiare ed approfondire i metodi e le dinamiche attraverso cui i nuovi centri culturali riescono a supportare la produzione culturale e l’attivazione di processi di coesione sociale; favorire le competenze creative delle scrittrici e degli scrittori partecipanti con particolare attenzione alla capacità di ascolto, lettura e interpretazione di fenomeni territoriali e all’interazione con editori e piattaforme di pubblicazione attraverso la convergenza conclusiva nel libro curato da Il Saggiatore.

Alla base, la convinzione che la via d’uscita dalla crisi culturale permanente passi attraverso “la valorizzazione di una cultura collaborativa che nasce dal basso grazie allo sforzo di comunità disseminate sul territorio”. Per i promotori di “Bagliore” è quindi “necessario un racconto corale che valorizzi e definisca queste comunità, reti e organizzazioni, restituendo all’innovazione culturale sul territorio la sua giusta visibilità e importanza, con particolare attenzione ai luoghi in cui queste pratiche vengono concepite e sviluppate”.

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