È Giorgio Bassani l’autore scelto per la prima prova di italiano della Maturità 2018. Un brano del suo celebre romanzo, “Il giardino dei Finzi Contini”, è stato assegnato ai ragazzi per la traccia di analisi del testo

È Giorgio Bassani l’autore scelto per la prima prova di italiano della Maturità 2018. Un brano del suo libro Il giardino dei Finzi Contini, pubblicato da Einaudi nel 1962, è stato assegnato ai ragazzi per la traccia di analisi del testo.

Bassani nasce a Bologna il 4 marzo del 1916, da una famiglia borghese di origine ebraica. Trascorrere l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, insieme ai genitori Dora ed Enirco Bassani, al fratello Paolo e alla sorella Jenny, nella sontuosa villa di via Cisterna del Follo. Nel 1939 si laurea in Lettere, discutendo una tesi su Niccolò Tommaseo e l’anno successivo, a causa delle leggi razziali, pubblica sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi il suo primo libro, Città pianura.

Nel maggio del 1943 viene accusato e arrestato per attività antifasciste. Grazie alla caduta di Mussolini viene liberato il 26 luglio, pochi giorni prima di sposarsi con Valeria Sinigallia, con la quale si trasferisce a Firenze, anche se costretto a vivere sotto un falso nome. Nel 1945 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Storie dei poveri amanti e altri versi, seguita, due anni dopo, da Te lucis ante.

Intanto si trasferisce a Roma insieme alla moglie e ai figli Enrico e Paolo. Mentre continua a scrivere, lavora come insegnante, bibliotecario e impiegato, finché non riceve un’offerta nell’editoria: la direttrice Marguerite Caetani lo chiama a dirigere la rivista Botteghe oscure.

Gli anni che seguono sono molto fortunati per la sua attività letteraria: nel 1952 appare il volume in versi L’altra libertà, seguito da le Cinque storie ferraresi, con cui vince il Premio Strega, e dal romanzo Gli occhiali d’oro. Nel frattempo collabora con l’editore Feltrinelli, è proprio Bassani a convincerlo a pubblicare Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, romanzo precedentemente scartato da Vittorini per la casa editrice Einaudi.

Nel 1962 pubblica il suo romanzo più famoso: Il giardino dei Finzi-Contini, con il quale si aggiudica il Premio Viareggio. Il libro racconta la storia di B., un ragazzo che un giorno scavalca il muro di cinta del giardino dei Finzi-Contini, una famiglia ebraica che abita nella periferia di Ferrara, e conosce Micòl, una bambina dai capelli biondi. Passano gli anni e i due non si incontrano più, se non in rare occasioni al Tempio. Ma ad avvicinarli provvedono le prime avvisaglie delle leggi razziali: a tutti gli ebrei viene proibito di frequentare il circolo del tennis, e così i Finizi-Contini decidono di aprire il loro campo agli esclusi, compreso il giovane B., ormai studente universitario. B., sedotto dalla grazia e dal fascino di Micòl, si dichiara immediatamente alla ragazza, con la quale nasce un amore tormentato e infelice che prelude alla tragica fine della famiglia, deportata poi in Germania.

Il romanzo di Bassani, diventato nel 1970 un film diretto da Vittorio De Sica, ha come tema principale l’antisemitismo e affronta gli orrori di uno dei capitoli più oscuri della storia europea.

Dopo Il Giardino dei Finzi-Contini– che fu oggetto di critiche da parte del Gruppo 63 – Bassani pubblica Dietro la porta, a cui segue L’airone, con cui vince il Premio Campiello. Nel 1974 torna alla poesia con le raccolte Epitaffio e In gran segreto. Dieci anni dopo esce Di là dal cuore, un volume in cui sono raccolti tutti i suoi saggi critici.

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