Citazione da "Il circolo delle invincibili sognatrici" di Ana B. Nieto

«Quel pomeriggio, come ogni primo mercoledì del mese, mamma aveva riunito le sue amiche del club di lettura, composto esclusivamente da donne. Con il tempo aveva finito per chiamarsi il Club delle cinquanta parole, per via del breve manifesto che avevano stilato allʼatto della sua fondazione e perché dicevano sempre che le socie erano cinquanta, per quanto non si incontrassero mai tutte insieme. So che avevano una licenza di riunione ‘per laboratorio di pasticceriaʼ, ma lʼultima cosa di cui parlavano era di farina, forno e dolci. Chiunque si fosse affacciato ai loro incontri e avesse ascoltato anche solo un paio di frasi avrebbe capito allʼistante che quello che mia madre covava lì sotto, nel seminterrato di casa, aveva tutta lʼaria di essere qualcosa di clandestino.»

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