“In compagnia della tua assenza”, primo romanzo di Colette Shammah, racconta la vita di Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, che dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale. Un affascinante viaggio nel ‘900

Colette Shammah, milanese, dall’età di quindici anni scrive lettere per se stessa che nessuno ha mai letto. Dopo una laurea in Lettere a indirizzo psicopedagogico, ha lavorato nel campo dell’editoria (Enciclopedia dei bambini di Pinin Carpi). In seguito ha recitato per anni in teatro (è la sorella di Andrée Ruth, instancabile anima del Franco Parenti) e in tv. Ha seguito diversi corsi sul Metodo Feuerstein. Negli anni successivi ha anche conseguito un master in Mediazione familiare sistemica e ha lavorato a lungo come mediatrice. In compagnia della tua assenza (La Nave di Teseo) è il suo primo romanzo. Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, nasce ad Aleppo negli anni ’20. Studia in Francia e dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia con l’amato Maurice e la primogenita Aline. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale: è una giovane donna sofisticata e benestante che con le figlie parla solo in francese e preferisce andare alla Scala invece che in sinagoga. Elegante e indomabile, Sophie guida (anche il motoscafo), gestisce e amministra la famiglia come fosse lei “il maschio” (il marito è spesso lontano per lavoro e di lei si fida).

 Colette Shammah - "In compagnia della tua assenza"

La sua vita scorre raccontata dalla figlia Esther: sullo sfondo la guerra, l’esilio, i profughi, il boom economico, il bel mondo, gli ebrei e la loro cultura. Fino a che Sophie, che è diventata nonna e ha perso Maurice, comincia a sentirsi isolata. Soffre. La sua camminata eretta e svelta si fa tentennante. Il dolore alla schiena è pungente. Il passo piano piano più debole. Sophie, che ha sempre curato molto il suo aspetto, è sconvolta dal decadimento. E quando la malattia la mangia piano piano, lei decide di offrire tutta se stessa prima di abbandonare il gioco. Con fermezza e dignità. Le stesse con cui ha governato la sua vita e quella delle quattro figlie, che devono trovare un accordo e assecondare la decisione ultima di una madre che si farà rispettare fino in fondo dalla vita e dal tempo.

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