“La verità di Amelia”, romanzo d’esordio di Kimberly McCreight, affronta il dramma di una madre e la complessità dei rapporti familiari…

Prima di lasciare la professione di avvocato e diventare scrittrice (di successo) a tempo pieno, Kimberly McCreight (nella foto) ha lavorato per diversi anni negli studi legali più importanti di New York. “La verità di Amelia” (pubblicato in Italia da Nord), il suo debutto letterario, è subito diventato un caso editoriale grazie al passaparola. Merito del tema di fondo del libro, che affronta il dramma di una madre e la complessità dei rapporti familiari con la tensione dei thriller, ponendo al lettore un interrogativo quanto mai attuale: conosciamo davvero i nostri figli?

La trama del romanzo è di grande impatto: dopo essere stata scoperta a copiare, Amanda, la figlia di Kate Baron, si è suicidata, lanciandosi dal tetto della scuola. Col suo mondo ormai in pezzi, Kate si chiude in un bozzolo di dolore e sensi di colpa, ma alcuni giorni dopo la tragedia riceve un inquietante sms anonimo: “Amelia non si è buttata”. Cosa significa? Possibile che la verità sia diversa da quella sostenuta dalle autorità scolastiche? Possibile che ci sia un’altra verità? Kate deve saperlo. Deve raccogliere le forze e scandagliare la vita della figlia, una vita segnata da ombre e segreti di cui lei neppure sospettava l’esistenza…

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