“Ultimamente c’è una certa audacia nel design delle copertine dei libri: grassetti, immagini vivide, colori accesi”, racconta a ilLibraio.it Jason Ramirez, art director di Penguin, parlando delle nuove tendenze internazionali – L’intervista

Il detto ammonisce chi giudica un libro dalla copertina, ma spesso – anche per via dell’abitudine di fare acquisti online – ciò che spinge un lettore ad acquistare un titolo è anche l’aspetto esteriore del volume di turno. Già qualche tempo fa Lucy Feldman del Wall Street Journal aveva notato come le copertine dei libri fossero sempre più spesso gialle, per attrarre l’attenzione dei compratori online.

Il fenomeno del design delle copertine che si adatta all’ascesa dell’ecommerce non è l’unico a interessare l’aspetto esteriore dei libri: ad esempio, negli ultimi anni, per via della discussione sul riconoscimento del lavoro delle scrittrici, si parla della presentazione e del design di opere scritte da donne.

copertine dei libri

Per discutere dello stile delle copertine e di come esso stia cambiando, ilLibraio.it ha intervistato Jason Ramirez, art director della casa editrice Penguin, a Milano il 12 maggio per un workshop, organizzato da Mimaster Illustrazione e un incontro al Laboratorio Formentini per l’Editoria.

copertine dei libri

Jason Ramirez

Quali sono le caratteristiche di un bravo art director?
“Insegnare è una delle principali responsabilità di un art director. Una delle caratteristiche di un bravo art director, infatti, è la capacità di formare giovani creativi rendendoli abili professionisti. Poiché partendo da una radicata estetica personale, non è facile guidare e formare giovani creativi senza soffocare la loro voce”.

Quali sono gli aspetti che rendono una copertina indimenticabile?
“Ci sono diversi aspetti che possono rendere una copertina unica. Per me, ad esempio, unica è una copertina che nasce da un’idea brillante e che ha un’immagine che colpisce. Anche le copertine che si sottraggono ai canoni tradizionali che definiscono un determinato genere letterario si fanno notare. A loro volta, le copertine appariscenti colpiscono, ma sono quelle che hanno alle spalle una ricerca più approfondita, che permette a esse di spiccare dalla pila e di durare nel tempo. Senza dimenticare che le copertine dei bestseller, essendo più spesso sotto l’occhio di tutti, vengono ricordate di più”.

Una caratteristica del suo stile è il lettering. Quanto è importante nel layout di una copertina?
“Il lettering è importantissimo per il successo di una copertina. I caratteri svolgono una doppia funzione: essere letti e essere osservati. Per prima cosa indicano titolo, sottotitolo e il nome dell’autore ma, allo stesso tempo, servono a dare un’idea del contenuto del libro. I font trasmettono emozioni, possono creare un’atmosfera e dare indicazioni precise sul tempo e lo spazio. Sia che abbia uno scopo solamente estetico, sia che assuma una funzione secondaria, la scelta dei font fornisce un contesto più ampio alla storia”.

Quali sono le tendenze più in voga nel layout delle copertine?
“La scrittura a mano sta diventando sempre più spesso un’alternativa per i romanzi e la non fiction. Ultimamente c’è una certa audacia nel design delle copertine: grassetti, immagini vivide, colori accesi. Questo è probabilmente dovuto, almeno in parte, al mercato online, sempre più competitivo, dove la copertina è la prima cosa che si vede come una miniatura sugli schermi di computer e smartphone”.

Ci sono caratteristiche che definiscono lo stile di Penguin e che vanno rispettate da ogni grafico che lavora alle sue copertine?
“Non so dire se ci sia stato un momento che ha definito lo stile di Penguin. Ma di sicuro c’è una regola: la ricerca dell’innovazione. Basta leggere il libro del Creative Director di Penguin, Paul Buckley, Classic Penguin: Cover to Cover, scritto per celebrare i settant’anni dal lancio di Penguin Classics: le copertine raccolte sono tutte uniche. Sotto la sua direzione, Penguin continua a evolversi e a ridefinire il design delle copertine”.

L’appuntamento: Jason Ramirez sarà a Milano per il workshop presso Mimaster Illustrazione e il 12 maggio alle ore 14,30 Jason Ramirez terrà l’incontro That and This presso il Laboratorio Formentini per l’Editoria, in via Formentini 10 a Milano.

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