Avete mai pensato di leggere per riprendervi da una delusione d’amore? Ecco alcuni spassionati consigli su che tipo di libri potrebbe tirarvi su di morale…

È capitato sicuramente a tutti nella vita, almeno una volta, forse di più: la fine di un amore. Che abbiate lasciato o siate stati lasciati, la fine dell’amore è una moneta, e come ogni moneta ha due facce, una scura di pinkfloydiana memoria e una invece più “bright side” che permette di guardarsi alle spalle e ricominciare. In ogni caso, ognuno ha i suoi momenti di limbo sentimentale dopo la fine di una storia.

Tra pianti, arrabbiature, uscite con gli amici e altri diversivi che possano iniziare a lenire il cuore, potrebbe esserci anche quello di leggere un libro, magari un genere particolare, per affidare alle pagine la propria malinconia.

Cosa leggere, dunque, quando finisce un amore? Ecco tre motivati consigli, sperando che non vi possano servire mai.

1) Biografie di personaggi famosi: cosa c’è di meglio che leggere la biografia di una rockstar, di un’attrice o un attore, di un personaggio di successo, così da volerlo, anche solo inconsciamente, emulare? Serve a tirarsi su di morale, a dire “se ce l’ha fatta lui ce la posso fare anche io”, a prendere coscienza delle proprie forze e ad andare avanti. Evitate, ovviamente, gli eterni scapoli, le eterne zitelle, o gli eterni “sfidanzati”, fatelo per voi.

2) Romanzi rosa: sembra un controsenso, ma non lo è; perché, vi chiederete? Leggere romanzi rosa, magari di quelli anni ’80 che andavano di moda sotto l’ombrellone, può avere un duplice effetto: o far ricordare con quel luccichio negli occhi, frutto di felicità sopita e malinconia, il sentimento che c’è stato, oppure “irritare” per la descrizione stereotipata delle storie d’amore raccontate nelle pagine, con conseguente presa di coscienza di aver avuto un rapporto genuino e onesto, abbandono della lettura e consapevolezza di dover ripartire.

Hayez, Il bacio

3) Poesie. Leggere poesie è sempre utile quando finisce una storia d’amore, perché si può capire che le emozioni che si stanno vivendo sono le stesse vissute in passato dai poeti che, in un modo o nell’altro, se non sono riusciti a superarle, sono almeno riusciti a conviverci, e a esternarle nei versi. Questo tipo di lettura deve essere una spinta a esternare i propri sentimenti, con le persone di cui ci fidiamo.

Questi consigli non vanno sicuramente presi alla lettera. Personalmente, quando mi trovo a confrontarmi con una storia che finisce, ho due letture catartiche: Dylan Dog, per le atmosfere surreali, malinconiche e le perle di Groucho, e L’amore è un cane che viene dall’infernodi Charles Bukowski, per conoscere storie di personaggi che hanno vissuto situazioni più ingombranti della nostra. Sembra un atteggiamento egoista e autoreferenziale, ma sono i presupposti per poter ripartire dopo la fine di un rapporto sentimentale.

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