J.F. Englert – Garzanti – 252 pagine – ISBN:9788811686224

Elementare, Randolph è un giallo delizioso e originalissimo con un protagonista indimenticabile che racconta in prima persona le sue peripezie. Il narratore è un “cane”, non in quanto pessimo narratore (anzi, le vicende sono presentate con una levità e un garbo ragguardevoli), bensì per la sua appartenenza alla specie del “canis familiaris”. Randolph è in sostanza un normale cane domestico e precisamente un labrador nero dalla corporatura massiccia e dal cervello fino. Di normale, a ben vedere, Randolph ha però ben poco; sa leggere – ha una predilezione per la Commedia di Dante – elabora pensieri complessi ed è sufficientemente furbo da non rivelare a nessuno le sue formidabili qualità (il rischio di essere trattato come un fenomeno da baraccone o di essere esaminato e controesaminato da scienziati sbigottiti è davvero troppo alto e rende sconsigliabile qualsiasi rivelazione). Ma soprattutto, al pari di tutti i migliori rappresentanti della sua razza, è in possesso di un fiuto infallibile che gli consente di risolvere casi complessi con intuizioni degne di Sherlock Holmes. J.F. Englert ha saputo dar vita in questo elegante divertissement poliziesco a un personaggio buffo e dolcissimo cui è impossibile resistere. Randolph unisce le doti classiche dei migliori amici dell’uomo, innanzitutto la fedeltà, a una filosofia di vita ispirata al buon senso e al rispetto di un curioso galateo canino che lo spinge, ad esempio, a espletare nella più completa solitudine – per decenza e senso del pudore – i suoi bisogni corporali. Come in ogni giallo che si rispetti, non manca il delitto – la vittima è uno scrittore controverso che finisce i suoi giorni nel modo più inglorioso possibile, con i pantaloni abbassati accanto a un wc – e non manca ovviamente la tradizionale lista di persone sospette, che il nostro beniamino a quattro zampe avrà il compito di annusare alla ricerca della verità. A metà strada tra il giallo e il romanzo fantastico, Elementare, Randolph è un libro di sorprendente vitalità e freschezza che incentiva il buonumore e ci riconcilia con il piacere squisito della lettura. Non occorre certo essere amanti dei cani o della letteratura poliziesca per apprezzare questa storia singolare che J.F. Englert, grazie a un’abilità non comune, è capace di rendere in modo realistico e plausibile.

12 febbraio 2008

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