“Ferrante Fever” racconta il viaggio di uno straordinario successo editoriale planetario, che parte dai vicoli di Napoli e arriva negli Usa. L’opera di Elena Ferrante, i luoghi, i protagonisti dei suoi romanzi attraverso lo sguardo di grandi personaggi e testimoni d’eccezione

“Fuori dai miei libri cosa sono? Una signora non diversa da tante altre”. Andrà in onda il 2-3-4 ottobre, nelle sale italiane, Ferrante Feveril docu-film ispirato dall’opera di Elena Ferrante, l’autrice della tetralogia de L’amica geniale. Un film che è un vero e proprio viaggio alla ricerca dei temi cari alla Ferrante e che ripercorre l’intera carriera della scrittrice, attraverso testimonianze, racconti, letture e animazioni.

In attesa della serie tv diretta da Saverio Costanzo, il documentario, diretto da Giacomo Durzi, si confronta dunque con l’opera della misteriosa scrittrice, ricercandone l’identità tra le sue righe. Dopo il passaggio nelle sale, il film andrà in onda  prossimamente in tv su Sky Arte Hd.

Il successo planetario dell’opera della Ferrante – il cui il mistero sull’identità (accompagnato da dibattiti e polemiche) ha giocato un ruolo significativo – ha inizio nel 2013, quando il critico letterario James Wood recensisce molto positivamente il primo romanzo del ciclo L’amica geniale per il New Yorker.

Da allora, gli estimatori della sua opera sono notevolmente aumentati: il documentario raccoglie testimonianze di scrittori del calibro di Elizabeth Strout (che leggerà il capitolo 51 da “Storia di chi fugge e di chi resta”)  a Jonathan Franzen, da Hillary Clinton a Roberto Saviano, fino a Nicola Lagioia.

Tutti colpiti dalla “febbre Ferrante”, inarrestabile e contagiosa: anche in Italia, dopo gli Usa,  L’amica geniale ha scalato le classifiche.

https://www.youtube.com/watch?v=4fZCliilzvE&feature=youtu.be

In esclusiva per i lettori de ilLibraio.it il momento del film in cui interviene Sarah Mc Nally, della libreria “McNally Jackson” di New York, dove è stato coniato il termine “Ferrante Fever”

Di lei non si sa molto, al di fuori della sua dichiarata origine napoletana e dagli elementi biografici presenti ne La frantumaglia (e/o, 2003): di certo, come detto, il mistero intorno a cui gravita l’autrice ha alimentato fama e interesse da parte del pubblico, e i lettori la premiano – si pensi alla sua candidatura al Premio Strega nel 2015 con l’ultimo romanzo del ciclo L’amica geniale, Storia della bambina perduta.

 

 

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