“Non è mica vero che i bambini dicono sempre la verità. Anzi, dispongono di una vasta riserva di fantasia che serbano per i momenti meno opportuni…”. Su ilLibraio.it torna l’ironia della “mamma ribelle” Giada Sundas

I bambini sono innocenti, limpidi, sinceri. Una delle frasi fatte più dette e ripetute nella storia delle frasi fatte è, appunto, “i bambini sono la bocca della verità”.

Io rivedrei un attimo la formula, perché non è mica vero che i bambini dicono sempre la verità. Anzi, dispongono di una vasta riserva di fantasia che serbano per i momenti meno opportuni.

Per ragioni che ancora la moderna pedagogia non ha svelato (le nostre preziose risorse sono ora impegnate in approfondite ricerche tese a svelare come il culo grosso faccia di noi soggetti più creativi), gli stessi bambini che hanno chiamato il loro orso “Orso” e il loro cane “Bau”, possono anche raccontare con solerzia e dovizia di dettagli di quella volta che la mamma ha dormito con tante persone nel lettone, e magari dirlo alle maestre, o direttamente al papà. 

Vai a spiegare, poi, che quelle persone erano figli, marito, gatto, Orso e Bau.

Ecco, in ordine casuale, alcune delle figure peggiori che mi ha fatto fare mia figlia negli ultimi quattro anni.

1) Un giorno le maestre dell’asilo assegnarono ai bambini il compito di disegnare la mamma. Mia figlia mi disegnò con uno strano scarabocchio al centro. Quando le fu chiesto perché, rispose che erano i peli della patata.

2) Un’altra volta, a causa di una grossa nevicata, arrivai a prenderla a scuola con mezz’ora di ritardo. Al mio arrivo era rimasta soltanto lei. Per farmi perdonare la portai a fare merenda al bar. Ci sedemmo a un tavolino e le chiesi di aspettarmi lì un momento mentre andavo in bagno. Non appena mi allontanai, si avvicinò a due carabinieri che stavano prendendo il caffè, dicendo loro che era stata abbandonata. Due volte.

3) Alla domanda “che lavoro fanno i tuoi genitori?”, le risposte furono: “mia madre lavora al computer, mio padre scoreggia tutto il giorno“.

4) A una cena con amici al ristorante, proprio al momento dell’arrivo dei piatti, mia figlia urlò: “Papi, ho un regalo per te”, sventolando una caccola da due etti.

5) Quando aveva circa due anni e mezzo, mentre io ero in bagno, rispose a una chiamata da un numero non registrato in rubrica. La sentii dire: “Adesso mamma non può parlare perché sta facendo cacca“. Era il mio commercialista.

Riesco ancora a ricordare i tempi in cui non vedevo l’ora di sentirla parlare… oggi, ogni volta che usciamo, prego tutti i santi che lo faccia il meno possibile!

L’AUTRICE – Giada Sundas è una giovane madre molto seguita in rete. Sui social racconta la sua esperienza di “madre imperfetta ma imperterrita” con freschezza e ironia. Il suo romanzo d’esordio, edito da Garzanti nel 2017, si intitola Le mamme ribelli non hanno paura, e racconta la storia di Giada dal giorno in cui la piccola vita di Mya, sua figlia, ha cominciato a crescere dentro di lei. Nel 2018 è uscito il suo secondo, atteso libro, Mamme coraggiose per figli ribelli, in cui l’autrice torna a parlare del mestiere più difficile del mondo: fare la madre. Con la sua inconfondibile vena ironica…

Qui tutti gli articoli di Giada Sundas per ilLibraio.it.

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