Sinossi
Giugno 1986. Mentre tutta l’Italia segue i mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia nelle campagne di Abbiategrasso: non è un incidente, ma l’assassino non ha abusato sessualmente della vittima.
L’indagine, partita male, viene affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si devono concentrare sulla cerchia dei famigliari. I quali, però, nella loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi l’uno con l’altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore.
L’attenzione del commissario si sposta perciò sulla ricca cittadina, dove tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti, in uno spaccato di vita di provincia della quale Tuzzi raffigura vizi privati e pubbliche virtù. Non mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso una carriera da attrice cinematografica.
Coadiuvato da personale di polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove. Ma dove? Lentamente, si delinea una possibile pista.
Una brutta, sporca pista. Sulla quale Melis lancia i suoi abituali collaboratori, gli agenti della sua Squadra: e D’Aiuto, Ferrini e Giovannini si dimostrano all’altezza delle aspettative, anche se la soluzione del caso si presenterà improvvisa e amara – una crudele smentita a ogni raziocinio investigativo.
- ISBN: 8833929973
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 159
- Data di uscita: 07-06-2018
Recensioni
Da una parte c’è la provincia lombarda degli anni ’80 in cui sono cresciuta e che riconosco con piacere, nella sua anima contadina – nonostante la vicinanza con la grande, moderna città “da bere” – la sua gente e paesaggi, che mi hanno fatto apprezzare il romanzo fin da subito, dall’altra però abbia Leggi tutto
Al netto del fatto che il colpevole è abbastanza scontato già dalle prime pagine, ho apprezzato la scrittura, con il continuo mescolare gergo e lingua aulica. Ho apprezzato anche la costruzione dei personaggi.
Hans Tuzzi saggista è una cosa magnifica, Hans Tuzzi romanziere purtroppo un'altra. Un po' come Citati.
Commento un po' difficile per una lettura non proprio scorrevole. Non amo particolarmente questo scrittore ma ogni volta che mi capita un suo libro sottomano provo ad arrivare alla fine. Un giallo ambientato nella provincia milanese, nella provincia rurale di cascine e rogge. La scrittura a volte di f Leggi tutto
Giro nella provincia Italiana pre Berlusconiana scritta con lo sguardo all'oggi Il giallo è un non giallo Scritto veramente bene, ma non basta per far appassionare
Citazioni
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