Nel suo nuovo romanzo, Alessio Romano porta il lettore per mano alla scoperta di Lisbona, una tra le più poetiche capitali europee, città di Pessoa e di Tabucchi, raccontandola attraverso il cibo, il senso del gusto, i luoghi più caratteristici, il fado, i riferimenti alla letteratura…

Alessio Romano, classe ’78, ha debuttato nel 2006 con Paradise for all (Bompiani), un giallo ambientato alla Scuola Holden – dove ha studiato Tecniche della narrazione e oggi insegna, ed è autore di Solo sigari quando è festa (Bompiani, 2015) e curatore de Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis (NEO Edizioni, 2017).

alessio romano

Romano torna in libreria con D’amore e baccalà, l’undicesimo volume di Allacarta, collana di EDT che ha come motto: “Ogni viaggio una storia, ogni storia un piatto”. Il libro è ambientato a Lisbona, città di cui si parla molto in questi anni e in cui innamorarsi – con la sua luce, l’oceano, l’arte – è facilissimo. Succede all’alter ego dell’autore, che in una tasca – tra un piatto fumante di bacalhau e le dolci note di un fado – incrocia lo sguardo della cameriera Beatriz, croce e delizia di questo viaggio tra i sapori più autentici della capitale del Portogallo.

D’amore e baccalà ha come protagonista la più poetica delle capitali europee, la città di Pessoa e di Tabucchi. Lisbona è certo un crocevia di vite, di razze, di suoni e d’arte, ed è qui che un giovane scrittore, alter-ego dell’autore, si stabilisce in un piccolo appartamento di rua do Recolhimento, pronto alla fatica enciclopedica di assaggiare ogni sfumatura della cucina portoghese, a partire dal suo piatto principe: il baccalà.

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Ma una inaspettata caduta dal Tram 28 fa prendere subito una piega diversa alla storia. In un misto di sogno e realtà, Alessio troverà sulla sua strada – tra gli altri – Fernando Pessoa e la grande fadista Amália Rodrigues, Antonio Tabucchi e Ilsa Lund, il personaggio interpretato da Ingrid Bergman di Casablanca…

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