A Istanbul nasce “Pages”, la prima libreria gestita da due esuli siriani per i profughi della guerra e non solo: “Un luogo dove turchi e arabi possono incontrarsi”… #luoghideilibrinelmondo

La guerra civile che dal 2011 devasta la Siria ha portato numerose persone a fuggire in Turchia: solo a Istanbul i residenti siriani rifugiati sono 350mila; 2milioni circa, invece, in tutta la Turchia.

Gulnar Hajo e Samer al-Kadri, fondatori della casa editrice per bambini  Bright Fingers, hanno abbandonato la Siria e si sono stabiliti a Istanbul nel 2013, dopo un primo trasferimento in Giordania.

Proprio a Istanbul hanno aperto Pages, in una vecchia casa di legno di un quartiere popolare: una libreria in cui trovare con facilità libri in lingua araba, ma anche un centro culturale per l’incontro di arabi (siriani e non) e turchi. “Un posto dove potranno comunicare. Ci sono anche molti scrittori in Turchia che potranno presentare qui i loro libri. Non puntiamo solo alla vendita, vogliamo che questo diventi un luogo in cui le persone possano ritrovarsi”, ha dichiarato al-Kadri.

Al piano superiore ci sono una sala giochi e una sala lettura fornita di libri per bambini, al piano inferiore circa 2mila titoli di narrativa e saggistica per adulti, nel seminterrato, una piccola caffetteria.

“Non stiamo solo cercando di attirare i benestanti siriani: il negozio permette alle persone di prendere in prestito libri, o di leggerli gratuitamente al suo interno. C’è uno spazio per le presentazioni di libri di autori turchi, per proiezioni di film, performance musicali, e laboratori per bambini e adulti”.

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