“Da quando è morta mia moglie Angela, nel 2014, le mie giornate erano vuote. E, soprattutto, ho cominciato a chiedermi che fine avesse fatto, cosa c’è dopo la morte, se l’avrei mai più rivista…”. Così la scelta di iscriversi all’università – La storia dell’82enne Italo Spinelli, ex meccanico

Non può non colpire la storia di Italo Spinelli, che a 82 anni si è laureato all’Università di Macerata con una tesi in Filosofia su Tommaso Moro. Una vita da meccanico, per il dottor Spinelli che, come racconta il Corriere della Sera, ha scelto di studiare filosofia perché “da quando è morta mia moglie Angela, nel 2014, le mie giornate erano vuote. E, soprattutto, ho cominciato a chiedermi che fine avesse fatto, cosa c’è dopo la morte, se l’avrei mai più rivista…”.

La morte della moglie, con cui ha trascorso 52 anni, crescendo tre figli, ha spinto quindi Spinelli a intraprendere questa strada. Intervistato dal quotidiano, l’ex meccanico ha ammesso le difficoltà: “Su Kant stavo per incagliarmi: le lezioni le dovevo risentire tre, quattro volte per venirne a capo. In generale mi aiutavo con metafore della cultura con cui sono cresciuto. Ad esempio: il dualismo tra Platone e Aristotele a me ha ricordato quello tra Bartali e Coppi. Bartali, che rischiò la vita per mettere in salvo gli ebrei mi è sembrato di un rigore paragonabile a Platone, che metteva la Verità al di sopra di tutto”.

Al Resto del Carlino (da cui è tratta la foto in alto, ndr), Spinelli ha inoltre spiegato: “Da sempre ho nutrito interesse per la filosofia, perché volevo capire il percorso dell’anima quando lascia il corpo, poi dopo la morte di mia moglie Angela, stimata maestra e moglie esemplare, l’interesse si è trasformato in necessità”.

 

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