Liste d’autore/ Carla Vistarini, al debutto nel romanzo, è autrice di brani per Mina, Ornella Vanoni, Mia Martina e…

Fermo restando che le canzoni italiane più ascoltate di sempre nel mondo sono “‘O Sole Mio” e “Volare” (fonte certificata: la Siae), dichiaro che la mia lista non ne terrà conto: sono fuori concorso. Un altro pianeta. Detto questo, posso passare con relativa tranquillità alle 10 canzoni che avrei voluto scrivere io. E’ una parola… Ho un elenco che non finisce più. Questa mania delle liste rischia di far litigare i compilatori con se stessi, per le dimenticanze, i ripensamenti, le soppressioni forzate che costringono a decimare la messe delle proprie passioni musicali. Ma tant’è, il gioco è questo, ed ecco la mia lista…

 

1) “La mer” di Charles Trenet – Chi era costui?, molti diranno. Andate a cercarlo, dico io, e mi ringrazierete. “La mer” è prima nella mia lista perché è stupenda, piena di gioia e malinconia insieme, e perché è solo una delle mille meravigliose canzoni di Charles Trenet. Senza contare che ne hanno fatto cover tutti i più grandi cantanti, last but not least Michael Bublè. Il libro da leggere mentre si ascolta “La mer” secondo me è “La vita davanti a sé” di Romain Gary.

 

2) “You give me something” di James Morrison –  Perché è una canzone bellissima, perché ha un arrangiamento, tra i più riusciti degli ultimi anni ( la parte strumentale con gli archi è super e i fiati poi…), perché parla d’amore ed esprime i sentimenti con spontaneità e anche perché è stata un successo pazzesco. Il libro da leggere mentre si ascolta questa canzone è “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, la scena di loro due che si incontrano nella brughiera, e finalmente, dopo mille peripezie e fraintendimenti….

 

3) “The way you look tonight” di Fred Astaire – Perché nella versione orchestrale di Ray Conniff è stata una sigla radiofonica di mezza sera che ascoltavo da piccola con i miei nonni, perché è Fred Astaire che la canta a Ginger Rogers con lo shampo nei capelli nel film “Swing Time”, perché ha vinto l’Oscar come miglior canzone nel 1936, perché le parole sono di una donna, Dorothy Fields, e perché è bellissima. Il libro da leggere è “Furore” di John Steinbeck, perché è l’altra faccia di quegli anni ’30…

 

4) “In my life” dei Beatles – Perché è un testo essenziale, romantico da morire. “Ci sono cose e persone e luoghi che ricorderò, nella mia vita , ma tu… non c’è nessuno come te…”. E non è quello che vorresti sentirti dire, ogni istante della vita? Il libro è “Quel che resta del giorno”, di Kazuo Ishiguro, le cose che sono state e quelle che avrebbero potuto essere…

5) “Scrivimi” di Nino Buonocore – Perché è una canzone dolcissima e profonda, che parla di lontananza, amicizia e solidarietà, ed è scritta benissimo, anche se poco conosciuta. Auguro a tutti di riscoprirla per sognare di avere un amico in più. Il libro è “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, perché racconta la solitudine, che solo un amico vero potrebbe colmare…

6) “One of these nights” degli Eagles – Perché é un pezzo che ogni autore al mondo avrebbe voluto scrivere, con un’anima rock irresistibile, e il ritratto di un’epoca unica ( i ’70) dentro di sé. Una vera canzone on the road, da ascoltare in macchina mentre si fa il viaggio della vita. Il romanzo, va da sé, è “On the Road” di Jack Kerouac

7) “Easy Lover” – Phil Collins – Perché è puro anni ’80, con voglia di vivere che sprizza da ogni nota e da ogni parola. Si parla di essere felici facendo quello che si vuole, giocando con quello che la vita offre. Perché con Phil canta Philip Bailey degli Earth, Wind & Fire, e si sente. E c’è un a solo di chitarra, che ve lo dico a fare? Il libro ideale è “Alta Fedeltà” di Nick Hornby, perché è uno dei primi libri, se non il primo, in cui si fanno le “liste”…

8) “La Cura” di Franco Battiato – “Ti solleverò dai dolori, dalle ossessioni delle tue manie, supererò lo spazio e la luce per non farti invecchiare, e guarirai, perché sei un essere speciale e io avrò cura di te”. Che altro dire? Niente, qui c’è solo da ascoltare. Il libro è Ragione e Sentimento di Jane Austen, perché racconta come un vero amore possa guarire tutte le ferite…

 

9) “All the things you are”  di Jerome Kern, cantata da Ella Fitzgerald, ma anche Frank Sinatra e tutti i grandi del Jazz –  Perché è una di quelle canzoni che, pur essendo sofisticate e complesse, non si possono dimenticare. E questo per un autore è esaltante. Il libro è “Il lungo addio” di Raymond Chandler, triste solitario y final, come la canzone.

10) “La voglia di sognare” di Ornella Vanoni – Perché è una vera poesia in musica, perché ha vinto il Premio della critica Discografica, perché Ornella l’ha anche reincisa in duetto con Gino Paoli, perché parla d’amore, e perché sono proprio contenta di averla scritta io. Il libro è “1984” di George Orwell, che secondo me è anche, sorprendentemente, un grande romanzo d’amore…

E la mia lista potrebbe continuare…

 

* L’autrice (nella foto in alto), romana, ha scritto canzoni indimenticabili per cantanti come Ornella Vanoni (“La voglia di sognare”), Mina (“Buonanotte buonanotte”), Mia Martini (“La nevicata del ’56”), Patty Pravo, Riccardo Fogli, Amedeo Minghi, Renato Zero… Non solo: ha scritto i testi per alcuni dei programmi televisivi di intrattenimento di maggior successo fra gli anni Settanta e Duemila collaborando, fra gli altri, con Gigi Proietti, Loretta Goggi, Fabio Fazio, Maurizio Costanzo;
Carla Vistarini è inoltre autrice di commedie premiate dalla critica come “Ugo” con Alessandro Haber, e di sceneggiature di film come “Nemici d’infanzia” di Luigi Magni con cui ha vinto il premio David di Donatello. Nella sua lunga e fortunata carriera di autrice le mancava solo un tassello: “Se ho paura prendimi per mano”, il suo primo romanzo, in libreria per Corbaccio

Fotografia header: Carla Vistarii

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