Intervista ad Andrea Vitali autore di La modista ISBN:9788811685746

Quando il maresciallo Accadi vede per la prima volta Anna Montani, è un colpo di fulmine: un vestito di cotonina leggera e lì sotto pienezze e avvallamenti da far venire l’acquolina in bocca. Ma il fascino della modista di Bellano turba anche altri sonni: quelli di Eugenio Pochezza, giovane cocco di mamma e corrispondente locale della “Provincia”, e quelli della guardia giurata Firmato Bicicli. Quest’ultimo però ha anche un altro problema: mettere le mani sui ladruncoli che di notte si sono furtivamente introdotti in Municipio. Con La modista Andrea Vitali ci racconta, con un’incessante girandola di caratteri e di sorprese, una nuova storia di lago, presentando ai lettori, con ironia e divertimento, un suggestivo spaccato dell’Italia più vera. Ne abbiamo parlato con lui.

D. Che cosa si deve aspettare il lettore dal suo nuovo romanzo?

R. Innanzitutto una storia, anzi più storie che si intersecano tra di loro sulla scia delle vicende di Anna Montani, la modista: una bella donna con un marito disperso in Russia che mai più ritornerà e che, alla ricerca di una sistemazione, non teme di mettere in campo le sue arti di seduttrice, collezionando una serie di capitomboli amorosi e movimentando la vita di tre protagonisti maschili, un maresciallo, un bon vivant e una guardia notturna.

D. Il sottotitolo recita “romanzo con guardia e ladri”. Perché?

R. Una delle vicende parallele è quella di una sorta di duello privato che Firmato Bicicli, guardia notturna, ingaggia con un terzetto di balordi, ladruncoli di paese, il Fès, il Ciliegia e il Picchio. Sfidato, dopo una disavventura notturna che l’ha messo in imbarazzo davanti all’intero paese, il Bicicli cerca il riscatto tentando di beccare i tre, e soprattutto il Picchio, con le mani nel sacco. Ma finirà per cadere lui pure nella rete della modista.

D. L’ambiente è quello solito, Bellano, sulla riva orientale del lago di Como.

R. L’ambiente, la geografia sono sempre quelli. L’epoca è diversa. Non siamo più durante il ventennio ma in piena epoca repubblicana. La storia è ambientata negli anni Cinquanta, il profumo del boom è nell’aria così come si avverte il profumo della moda parigina, che Anna Montani annusa leggendo settimanalmente la rubrica di Monna Lisa sulla “Domenica del Corriere”. E compaiono alcuni dei miti dell’epoca, come la Vespa che, nello sviluppo della storia, ha un ruolo cruciale.

D. C’è anche un maresciallo che, rispetto al solito, è un poco diverso.

R. E’ un maresciallo affetto da gallismo, un altro “luogo comune” della commedia all’italiana. Per sua fortuna, è affiancato da un appuntato i cui spiriti non sono più bollenti da tempo e che saprà, senza stimolarne la suscettibilità, guidarlo lontano da certi guai e conservare l’onore della divisa che porta.

D. Può essere definito un romanzo corale?

R. Meno di altri, forse, ma è pur vero che tutto sommato il contesto del paese vi è rappresentato anche nelle sue figure minori (l’oste, gli impiegati comunali, lo spazzino) e nei suoi luoghi canonici come la piazza, le contrade, la filanda e l’onnipresente lago.

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