Lo scrittore Leonardo Colombati, appena tornato in libreria con “Estate”, è stato chiamato a guidare la storica rivista Nuovi Argomenti, che avvierà una collaborazione con la scuola di scrittura Molly Bloom

Lo scrittore Leonardo Colombati, appena tornato in libreria con Estate (Mondadori), è stato chiamato a guidare la storica rivista Nuovi Argomenti, dove va ad affiancare Raffaele La Capria, Raffaele Manica, Dacia Maraini e Giorgio Van Straten. Non è la sola novità per la rivista letteraria edita da Mondadori (fondata a Roma nel 1953 da Alberto Carocci e Alberto Moravia), che avvia una collaborazione con la scuola di scrittura Molly Bloom, fondata dallo stesso Colombati. E così Alessandro Piperno è stato nominato vicedirettore e gli altri docenti del corso di narrativa sono stati inclusi nel Comitato editoriale della rivista. Come ha spiegato Colombati, per alcuni (Emanuele Trevi, Chiara Valerio) si tratta di una conferma; per altri (Paolo Giordano, Marco Lodoli, Francesco Pacifico, Sandro Veronesi) di un ritorno; per altri ancora (Camilla Baresani, Jhumpa Lahiri) di un esordio. Segretaria di redazione è stata nominata Francesca Ferrandi.

leonardo colombati estate

Quanto al romanzo Estate, narrato in prima persona, racconta la crisi del protagonista: “Cosa devo fare della mia vita? Io non lo so. Avevo tutto: una famiglia, i soldi, l’amore, il rispetto. E il Sea-Gull Hôtel des Étrangers. Non mi è rimasto più niente”. Jacopo D’Alverno, l’io della storia, è un quarantenne indeciso a tutto, che gestisce pigramente il vecchio albergo di famiglia senza voler prendere atto che certi fasti appartengono a un’altra epoca; fino al giorno in cui assiste impotente all’incendio che decreta la chiusura dell’hotel e lo costringe a fare i conti con se stesso. Abbandonato da moglie e figlia, vessato dalla compagnia di assicurazione, aggredito dai creditori, Jacopo affronta la sua débâcle esistenziale con l’aiuto di due improbabili compagni d’avventura: il suo molesto e irresistibile avvocato, anche lui neoscapolo costantemente in bilico tra euforia e disperazione; e Astrid, giornalista freelance e antica fiamma di gioventù che Jacopo accompagna controvoglia in Norvegia per seguire il processo a Anders Breivik. Senza parlare di altre tre figure femminili della famiglia D’Alverno, ognuna importantissima per Jacopo: una sorella anticonformista, una madre che si ostina a vivere tumulata nell’albergo chiuso e in rovina, e il ricordo angosciante di una cugina scomparsa negli spensierati anni dell’infanzia…

 

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