“Leggere, per me, è stato prima di tutto una conquista. Forse per questo ho sempre associato sensazioni positive alle pagine stampate. Se ho continuato ad amare i libri si deve però alle persone che mi hanno accompagnato in quei primi anni da lettrice…”. S.Z. Strand, pseudonimo dell’autrice della nuova serie “Rudow, il vampiro pirata”, racconta su ilLibraio.it la sua passione per i libri. E sottolinea il ruolo che può avere la scuola nella promozione della lettura

Nella mia carta d’identità non c’è scritto “S.Z. Strand” ma il resto della biografia stampata nella bandella del mio libro dice la verità: sono nata e cresciuta in spiaggia (a Cagliari, quando il Poetto aveva ancora la sabbia fine e bianca come farina), ho imparato a leggere poco prima di iniziare le scuole elementari e ho sempre sofferto di insonnia.

Se vi chiedete cosa spinge una bambina di cinque anni ad affaticarsi gli occhi sopra un libro prima del tempo, la risposta è semplice: orgoglio. Tutti attorno a me sapevano farlo e quindi dovevo farlo anch’io. Ho imparato di nascosto, spiando mio fratello ed esercitandomi da sola fino a sentirmi abbastanza sicura da annunciarlo al mondo, pronta a dar prova di quello che dicevo, se necessario.

Leggere, per me, è stato prima di tutto una conquista, qualcosa di cui vantarmi. Forse per questo ho sempre associato sensazioni positive alle pagine stampate. Se ho continuato ad amare i libri si deve però alle persone che mi hanno accompagnato in quei primi anni da lettrice, i miei genitori e gli insegnanti più di chiunque altro: adulti con abbastanza lungimiranza da conoscere la differenza fra consigliare, guidare e imporre.

Troppo spesso si parla della scuola per metterne in luce le mancanze, indicarne i difetti, dimenticando tutto il bene che, nonostante le imperfezioni, i mezzi spesso insufficienti e i limiti imposti dall’esterno, riesce a fare ogni giorno. È fra i banchi di scuola che, oggi come ieri e, con un po’ di speranza, domani ancora di più, i bambini entrano in contatto con le storie, i libri e i loro autori. E, molto spesso, se ne innamorano. Grazie all’impegno e alla passione delle persone che ci lavorano, la scuola sa essere un luogo magico, capace di trasformare bambini svegli e curiosi in adulti colti e consapevoli che non rinunciano allo stupore e ai sogni.

In questi spazi io ho coltivato il mio: poter far parte, un giorno, di quella schiera di narratori che mi facevano viaggiare con la fantasia, mi insegnavano il mondo dentro e fuori di me e mi rendevano felice. Oggi che è diventato realtà mi sento in dovere di rendere qualcosa alla città e alle scuole che mi hanno dato tanto. Ho deciso di farlo con una piccola donazione: regalando una copia del mio romanzo a tutte le scuole elementari e medie della mia città natale affinché possa far parte delle loro biblioteche.

Con la speranza che i piccoli lettori che oggi cercano la meraviglia fra gli scaffali possano avere la stessa fortuna che ho avuto io.

L’AUTORE E IL LIBRO – S. Z. Strand ha 29 anni e, pur essendo nata e cresciuta in spiaggia, non ha ancora trovato un antidoto al mal di mare. Né all’insonnia. Poco prima di iniziare la scuola ha cominciato a leggersi da sola le storie della buonanotte e, poiché non ne era mai sazia, quando era costretta a spegnere la luce inventava un seguito al racconto fino ad addormentarsi. Molto spesso lo fa ancora. S.Z. Strand è uno pseudonimo.

Le avventure di Rudow, il vampiro pirata, il primo della sua specie ad aver mai solcato i sette mari, che ci crediate o no, iniziarono per errore. Se avesse potuto scegliere, Rudow non avrebbe mai messo piede su una nave, non avrebbe issato il Jolly Roger e di certo non sarebbe diventato un pirata. Invece fece tutte queste cose e molte altre ancora che cambiarono per sempre la sua vita, quella dei vampiri della sua ciurma e anche quella di chi, in quei mesi e in quelli che seguirono, rimase sempre sulla terraferma.

Il primo romanzo della serie, Il fiore della discordia, sarà in libreria dal 14 aprile.

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