Frank ha 36 anni, una moglie italiana, e parla perfettamente l’italiano. Proviene dal Ghana, ma vive nel nostro Paese da più di 20 anni. A Padova, dove gestisce la libreria internazionale Nexus, è stato scambiato per un immigrato ed è stato aggredito senza motivo, a conferma del clima di tensione: “Ho due figli piccoli, non voglio vivere con la paura che qualcuno li aggredisca”

“Sciò, sciò, torna a casa tua, siamo stufi di mantenervi”. Frank Afrifa si è fermato ed è sceso dalla sua bicicletta. Si è avvicinato, incredulo, al bar da cui ha sentito provenire la voce e ha chiesto spiegazioni alla signora che aveva parlato. Ma la situazione è presto degenerata. Un amico della donna lo ha aggredito e scagliato contro una macchina parcheggiata a qualche metro, provocandogli parecchie contusioni e una deviazione all’ospedale di Schiavonia (Padova) prima di continuare verso casa. L’uomo è salito sull’auto e si è dileguato.

L’ennesimo brutto episodio di violenza contro un immigrato in una zona – il Veneto meridionale –  in cui le tensioni sociali legate all’accoglienza dei migranti non sono purtroppo una novità. Così, almeno, si potrebbe pensare. Ma questa volta la situazione è diversa. Frank ha 36 anni, una moglie italiana e due bambini piccoli. Proviene dal Ghana, ma è in Italia da più di 20 anni – anche se ancora non ha ottenuto il certificato di cittadinanza. Gestisce la libreria internazionale Nexus di via Beato Pellegrino, molto frequentata dagli studenti, in cui lavora nove ore al giorno e su cui paga regolarmente le tasse. E parla un italiano corretto e fluente.

Come riporta il Corriere del Veneto non è la prima volta che Frank finisce al centro di episodi di razzismo: quest’estate un negoziante di Tonezza (Vicenza) lo aveva fermato alla cassa con una bottiglia di vino dicendo che la vendita di alcolici agli immigrati è vietata. Adesso l’aggressione fisica, segno che la situazione va sempre più aggravandosi. “Sono spaventato, — ammette Frank — ho due figli piccoli, non voglio vivere con la paura che qualcuno li aggredisca”.


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