Scrittore, traduttore e personaggio televisivo, Aldo Busi è uno degli autori più importanti del panorama italiano: l’estrema cura dello stile e della forma linguistica del testo contraddistingue la sua opera, un vasto corpus di romanzi, libri di viaggio e altri scritti. I suoi lavori, che presentano alcuni dei titoli più belli della letteratura italiana moderna, sono ironici e commoventi al tempo stesso, spesso feroci quanto le apparizioni televisive dell’autore, e caratterizzati da quel forte io narrante che rappresenta il suo marchio di fabbrica – Su ilLibraio.it un approfondimento, in occasione dell’uscita de “Le consapevolezze ultime”

Romanziere, traduttore e, all’occorrenza, personaggio televisivo, Aldo Busi è in primo luogo uno scrittore, tra i più importanti nel panorama italiano. Ed è anche riscrittore: rielabora costantemente la propria opera, anche dopo averla pubblicata, scrive e riscrive con un’attenzione rara e quasi maniacale allo stile. Come dichiara in un’intervista con Repubblica: “Non ho limiti, se non il senso della letteratura, cioè della forma”. Il corpus della sua opera è tanto vasto da non poter essere riassunto, né etichettato; questo articolo, lungi dal voler essere esaustivo sull’argomento, cerca di ripercorrere le tappe fondamentali del Busi romanziere.

Seminario sulla gioventù

Aldo Busi è nato nel febbraio 1948 a Montichiari, nella provincia bresciana dove, tutt’oggi, risiede. Cresciuto in una famiglia povera, ha cominciato a lavorare molto presto, come cameriere. A vent’anni, dopo aver ottenuto l’esonero dal servizio militare in quanto omosessuale dichiarato, ha fatto della necessità di lavoro un’occasione per viaggiare: nei dieci anni successivi è così stato in Francia, in Inghilterra, in Germania e negli Stati Uniti, svolgendo i lavori più disparati per guadagnarsi da vivere e, nel frattempo, imparare il francese, il tedesco e l’inglese. Tornato in Italia, si è messo alla prova come traduttore e si è laureato in Lingue all’Università di Verona.

Seminario sulla gioventù aldo busi

Dopo vent’anni di lavoro e riscritture, nel 1984 ha pubblicato Seminario sulla gioventù (Adelphi), un romanzo di formazione che si svolge lungo le tappe di un itinerario di viaggio, tra l’Italia, la Francia e l’Inghilterra: il protagonista, Barbino, si lascia alle spalle l’infanzia trascorsa nella campagna bresciana e si rifugia nelle luci parigine, in un caffè milanese, nella pioggia di Londra, fuggendo da ogni luogo dopo il primo assaggio. Il romanzo, che ebbe un immediato successo, è caratterizzato dalla ricca schiera di personaggi che il protagonista incontra nelle sue peregrinazioni; peculiari e quotidiane al tempo stesso, queste figure compongono la mappa umana dell’evoluzione del protagonista.

Vita standard di un venditore provvisorio di collant

ALdo Busi Vita standard di un venditore provvisorio di collant

Pubblicato nel 1985, Vita standard di un venditore provvisorio di collant (Mondadori) prende avvio dall’incontro di Angelo Bazarovi, protagonista omosessuale e studente di lingue, con il produttore di collant Celestino Lometto, in cerca di qualcuno che possa fungergli da traduttore per vendere all’estero i suoi collant. I due intraprendono una serie di viaggi che diventano catalizzatori di una mescita delle loro personalità, sin quasi a dar vita a un unico personaggio; il sodalizio terminerà quando Angelo sarà incaricato di accompagnare la signora Lometto, Edda, a partorire negli Stati Uniti, visto il desiderio di Celestino di avere un figlio alla Casa Bianca. Quando la creatura si rivela essere una bambina, per giunta affetta da sindrome di down, Angelo si rifiuta di disfarsene, come il padre vorrebbe, e si separa dalla famiglia Lometto, ma non prima di aver mostrato la bambina a un testimone, nel tentativo di salvarle la vita. Tuttavia, il sipario cala su una nota tragica.

Sodomie in corpo 11

aldo busi sodomie in corpo 11

Dal Marocco alla Tunisia, dalla Germania alla Finlandia, fino alla Leningrado del crollo del Muro di Berlino, Sodomie in corpo 11. Non viaggio, non sesso e scrittura (Mondadori, 1988) si configura come un diario di viaggio, intervallato da incontri sessuali e riflessioni sulla scrittura. Caratterizzato da una feroce ironia, il libro è non viaggio e non sesso nella stessa misura in cui, invece, è scrittura: le riflessioni dell’io narrante sulla scrittura e il ruolo dello scrittore pervadono anche gli spazi narrativi dedicati al viaggio e al sesso, facendosi cuore pulsante della trattazione. Poco dopo le Sodomie, Aldo Busi subì un processo per oscenità a Trento, a causa delle scene di sesso tra uomini contenute nel libro. Venne assolto con formula piena.

A Sodomie in corpo 11 fanno seguito diversi libri di viaggio, tra i quali vale la pena ricordare Cazzi e canguri, pochissimi i canguri (Frassinelli), La camicia di Hanta. Viaggio in Madagascar (Mondadori) e E io, che ho le rose fiorite anche d’inverno? (Mondadori).

El especialista de Barcelona

Aldo Busi El especialista de Barcelona

Pubblicato a dieci anni di distanza dal romanzo precedente e finalista al Premio Strega 2013, El especialista de Barcelona (Dalai) propone uno scrittore, lo Scrittore, desideroso di dimenticare, a comando, gli ultimi venticinque anni della sua vita. Mentre dialoga con una foglia di platano lungo la Rambla barcellonese, interviene a distoglierlo da questo nobile proposito un paffuto docente dell’Università di Barcellona: el especialista. Il dialogo tra la foglia e lo Scrittore, è il filo di Arianna che conduce la narrazione attraverso un labirinto di personaggi, i familiari dell’especialista, caratterizzati da qualsiasi pregio e qualsivoglia difetto l’umanità possa concepire, facendosi spunto delle riflessioni sulla società che costellano il romanzo.

Vacche amiche e altre mammelle

Aldo Busi Vacche amiche

Vacche amiche (un’autobiografia non autorizzata), pubblicato nel 2015 da Marsilio è, ancor più che un’autobiografia dello scrittore, il ritratto di un tempo contemporaneo, che ne risulta descritto con spietata acutezza: una serie di personaggi di media borghesia viene smascherata nella sua vana inconsistenza, con dissacrante dovizia di particolari. L’uomo, la politica, le donne, una società, nessuno escluso e tutti colpevoli, tracciati da una penna che lascia dietro di sé un unico superstite e solo eroe possibile: la scrittura stessa.

Aldo Busi L'altra mammella delle vacche amiche

Quella stessa scrittura che tornerà nel successivo L’altra mammella delle vacche amiche (Marsilio, 2015), in cui l’unica mammella che ancora vale la pena mungere è nel cuore dello scrittore stesso: in questo romanzo, Aldo Busi ingaggia un duello con la lingua italiana, in cui ogni virtuosismo della scrittura è un fendente a favore di entrambi gli sfidanti; la vittoria, condivisa, è determinata proprio dal romanzo, in cui tutto si fa pretesto del tessuto linguistico.

Le consapevolezze ultime 

Aldo Busi Le consapevolezze ultime

In un circolare ritorno alle sue origini, il nuovo romanzo di Busi, Le consapevolezze ultime (Einaudi Stile Libero), torna sui passi dell’opera dello scrittore, chiamando in causa un ricordo del Barbino protagonista di Seminario sulla gioventù.

Il ricordo segue una tanto comica quanto amareggiante cena mondana, che diventa la lente d’ingrandimento attraverso cui osservare la società contemporanea. Ma il vero filtro attraverso cui leggere la narrazione è lo stesso Aldo Busi, i cui occhi e la cui penna offrono al lettore uno squarcio ripugnante della contemporaneità che lo circonda: una società di impunibili a prescindere e calpestati per diritto di nascita, in cui ogni richiesta d’aiuto sembra incontrare orecchie sorde.

Biografia e romanzo

Diverse volte, nel corso della sua carriera, Aldo Busi è stato letto e interpretato come un autore autobiografico, i cui libri andrebbero letti alla luce del suo vissuto. Per ciascuna di queste volte, lo scrittore si è ribellato all’idea che la sua opera venisse definita come tale, rifiutando qualsiasi etichetta.

Aldo Busi

A vent’anni di distanza dalla pubblicazione del suo primo romanzo,Seminario sulla gioventù (Adelphi), l’autore ne ha pubblicato una versione completamente riscritta; nella postfazione alla nuova edizione si legge: “Mi sono deciso a riscrivere Seminario sulla gioventù […] (anche) per stanchezza verso le migliaia di lettori non lettori che ne hanno decretato il trionfo […] continuando accanitamente a cercarvi un’autobiografia che non c’è mai stata”. Qualche anno dopo, in El especialista de Barcelona (Dalai), il protagonista, lo Scrittore, nel suo soliloquio con una foglia di platano afferma: “I grandi romanzi autobiografici… ‘oh, un’ultima didascalia, mia adorata foglia tra ancora un po’ di vita e il tempo che fu’…mica si fanno parlando di sé!”.

Se non si può non notare le somiglianze che accomunano la biografia ai lavori dello scrittore, sono queste affermazioni che bisogna tenere a mente, prima di addentrarsi nella lettura dell’opera di Aldo Busi

Seminario sulla gioventù aldo busi

Aldo Busi e la televisione

Non si possono non menzionare le diverse apparizioni in tv dello scrittore: opinionista e personaggio degli schermi, Busi non si è mai negato alla scena televisiva, ha preso parte a diversi programmi “pop” (tra cui L’Isola dei famosi Amici di Maria de Filippi) e dibattiti televisivi, spesso piuttosto veementi, accesi da quella che Nicola Lagioia ha definito “la sua infiammabilità a favor di telecamera”.

Scrittore impossibile da classificare

Ma se è vero che la vita reale non deve confondere la letteratura, in Aldo Busi la vita stessa si fa letteratura: ironico, feroce, commovente e capace di tratteggiare personaggi straordinari, lo scrittore di Montichiari è impossibile da classificare sotto un’unica etichetta. Ha fatto dell’uso della lingua italiana il suo primo capolavoro e, poiché l’ultima parola su Aldo Busi la può proferire solo un vero scrittore, come Aldo Busi stesso, vale la pena di ricordare che “uno scrittore vero non è mai autobiografico nemmeno quando lo è”.

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