Una breve guida, che non ha la pretesa di essere esaustiva, e che ha come obiettivo qualche alternativo consiglio di lettura proveniente dal grande Nord…

Negli ultimi anni, la Scandinavia si è imposta tra gli scaffali delle librerie grazie ad alcuni titoli di richiamo in grado di ridefinire il noir e di nutrire in una folta schiera di appassionati. E dire che là si sviluppa una florida creatività letteraria, in grado di andare al di là della letteratura di genere. Questa breve guida, che non ha la pretesa di essere esaustiva, ha come obiettivo qualche alternativo consiglio di lettura proveniente dal grande Nord, anche in vista dei torridi giorni estivi che ci aspettano.

Jann Teller - Niente (Feltrinelli)

Janne Teller – Niente (Feltrinelli, trad. Maria Valeria D’Avino)

Sembra ispirata dal Barone Rampante di Calvino, questa macabra fiaba esistenzialista che porta la firma di una talentuosa autrice danese. Pierre Anthon è un tredicenne ossessionato dall’idea che l’esistenza sia dominata dal nonsenso. Come atto di ribellione di matrice nichilista, decide di passare i suoi giorni su un albero in una totale espressione del “non fare”. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi coetanei decidono di raccogliere per lui cose che abbiano un significato. Più scorrono le pagine e più ci si addentra in un clima feroce e cupo. Le pieghe fiabesche dell’incipit lasciano spazio a territori quasi horror che costringono il lettore a un’autoanalisi che lascia annichiliti. Un piccolo tesoro da non perdere.

Che ne è stato di te, Buzz Aldrin

Johan Harstad – Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? (Iperborea, trad. Maria Valeria D’Avino)

In una società dominata dall’autorappresentazione come quella contemporanea, il protagonista di questo inedito romanzo di formazione, sceglie l’anonimato come stile di vita. Avrebbe il talento per diventare il protagonista, ma vuole solo essere “Un ingranaggio che permetta alla società di funzionare”. In questo divertente libro del norvegese Harstad, vien da chiedersi se siamo davvero invisibili quando creiamo connessioni e quando ci apriamo agli altri. Un libro che è un viaggio, pieno di musica, di esperienze, attraverso la giovinezza e alla scoperta dell’età adulta.

L' eccezione - Audur Ava Ólafsdóttir

Auður Ava Ólafsdóttir – L’eccezione (Einaudi, trad. Stefano Rosatti)

Auður Ava Ólafsdóttir è tra le più amate autrici islandesi contemporanee. Si è fatta notare attraverso uno stile elegante, rarefatto e, allo stesso tempo, non privo di ironia e umorismo. In L’eccezione, Ólafsdóttir studia i rapporti interpersonali e pone sotto il suo mirino il non-detto e le contraddizioni delle nostre relazioni. La storia, assurda ma non per questo non credibile, è quella di Marìa, lasciata dal marito, innamorato di un uomo e deciso a costruire con lui la sua nuova vita, la notte di capodanno. Ólafsdóttir è cinica ed empatica, implacabile nel rappresentare e caratterizzare i suoi personaggi, vero motore delle sue narrazioni.

Pan

Knut Hamsun – Pan (Adelphi, trad. Fulvio Ferrari)

Per chi, invece, è alla ricerca di un grande classico, Knut Hamsun è un nome dal quale non si può sfuggire. Pan, in particolare, pubblicato per la prima volta nel 1894, è uno straordinario esempio di scrittura, in cui l’amore tra un uomo “che appartiene alla natura e ai boschi” e una donna di città non può trovare risoluzione. La vera protagonista del libro? La natura, tinteggiata con poesia da uno dei maestri della letteratura norvegese.

Jessica Schiefauer - Girls

Jessica Schiefauer – Girls (Feltrinelli, trad. Samanta K. Milton Knowles)

Se invece si vuole puntare a un romanzo adatto anche ai ragazzi, Girls della svedese Jessica Schiefauer è una gemma nella produzione (spesso mediocre) di titoli young adult. La storia, evocativa e geniale, è quella di alcune adolescenti che, grazie a una pianta magica, hanno la possibilità di trasformarsi in ragazzi, vivendo le libertà che l’essere maschio comporta. Un testo profondo e, allo stesso tempo, leggero da leggere, in grado di porre il focus sui temi importanti della parità di genere e della scoperta dell’identità.

Erlend Loe - Naif Super

Erlend Loe – Naif.Super (Iperborea, trad. G. Paterniti)

Chiunque abbia vissuto i 25 anni, conosce quel senso di smarrimento su un futuro vago (di carriera, di stabilità, di certezze) durante gli anni universitari. Lo sa bene anche il protagonista di questo divertente romanzo che, in cerca di sé stesso, decide di non fare assolutamente nulla. La prosa del norvegese Erlend Loe, ricca di umorismo, mischia  divertimento e malinconia, riuscendo nell’impresa di offrire un affresco credibile sulle incertezze dei giovani. Un gioiellino.

 

 

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