Sinossi
"Quello che mi interessa è poter scrivere un reportage esattamente nello stesso modo in cui scriverei un libro" afferma Emmanuel Carrére. Così, della "Giungla" di Calais, non ci racconta il fango, la violenza e la miseria del campo, bensiì tutto quello che c'è attorno: la rabbia e la frustrazione di una parte dei calesiani; la compassione e la solidarietà di un'altra parte; le fabbriche e i quartieri abbandonati; l'immane apparato poliziesco; il circo mediatico; il "turismo del dolore". E lo fa nel suo modo affabile e diretto, con lo sguardo, insieme lucido ed empatico, di chi si interroga costantemente su tutto - anche su se stesso.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 49
- Data di uscita: 05-05-2016
Recensioni
niente di più di un articolo da magazine, nemmeno troppo profondo.
Avevo molta diffidenza nei confronti di questa edizione della Adelphi: l'idea che un reportage di appena 50 pagine, già pubblicato su altre testate, reperibile online in forma gratuita, potesse "tirare" in libreria mi sembrava francamente surreale. E non so se le mie originarie impressioni fossero c Leggi tutto
Ritagliatevi quindici minuti del vostro tempo e leggetelo. Una testimonianza di luce e speranza tra i luoghi più bui dell'umanità: La Giungla, il più grande campo profughi d'Europa a Calais. Un reportage da un punto di vista diverso: quello degli abitanti di Calais. Xenofobia, razzismo, scontri, vio Leggi tutto
La maestria della scrittura, la retorica buona e una sana dose di realismo. Un reportage bello e insolito.
Piccolo, incisivo, meravigliosamente scritto. L'ho letto ad alta voce a mia sorella in spiaggia, ed è stato tempo decisamente ben speso. Conclusione dalla rara qualità. Un gioiellino!
Breve saggio, fatto sul posto. Con la solita obiettività di Carrére che sgombra il campo da ipocriti buonismi e giudizi universali -solitamente pare che i politici gestiscano così la faccenda delle immigrazioni-. Banalmente, non perde di attualità negli anni.
Com'è piccolo il mondo, ci ricorda questo piccolissimo, educativo libretto. Un reportage amaro e molto attuale sui pro e i contro.
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