Sinossi
Lampedusa, da lepas, lo scoglio eroso dalla furia degli elementi, che resiste nella vastità del mare aperto. Oppure Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio, che sconfigge l'oscurità. Su questa isola protesa a sud, tra Africa e Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall'altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un'epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l'autore stesso, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente. A partire da una forte esperienza, dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce ai volontari, agli amici d'infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull'isola. E mette a nudo le conseguenze emotive di questa realtà toccante e sconcertante, soprattutto nel rapporto con il padre, medico da poco in pensione, che accetta di recarsi con lui a Lampedusa. Ritrovarsi assieme a testimoniare il dolore pubblico di quelli che approdano e di coloro che li salvano dalla morte, accanto a quello privato della malattia dello zio, li spinge a reinventare un rapporto, a forgiare un nuovo e inedito dialogo che si sostituisce ai silenzi del passato. «Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti». In "Appunti per un naufragio" emerge la vera storia di persone accomunate dall'esperienza della fragilità della vita, che come una rivelazione spinge ognuno verso un nuovo approdo, verso l' ascolto e la scoperta dell' altro.
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- Pagine: 211
- Data di uscita: 18-05-2017
Recensioni
It is difficult to know where to start when talking about the northern migration of Africans, South Asians, and Middle Easterners to Europe. By now many of us have formed opinions based on the nature and number of migrants to Europe in the past several years. Davide Enia reawakens our sense of wonde Leggi tutto
davidu' poteva stupirci con effettacci speciali, giocando di retorica e di buonismo d'accatto. e invece preferisce mischiare la Storia con le storie, ascoltare e trovare le parole che non ha mai detto. il risultato sono questi appunti: asciutti, dolenti e bellissimi.
Come parlare di migranti parlando di persone, dando loro la dignità che spetta ad ogni essere umano. gente che non prende un taxi per arrivare in Europa. Davide Enia ce la fa, senza mai scadere nella retorica o nella melassa. racconta cosa ha visto chi li ha salvati, o ha dovuto accettare di raccogli Leggi tutto
Ho finito di leggerlo senza occhiali perché non facevo a tempo ad asciugare le lacrime che altre scendevano senza sosta. Un libro toccante come pochi nella mia vita. La prosa scivola via leggera mentre le storie che racconta e che si intrecciano atterrano pesanti e ti rimangono sul cuore.
Probabilmente alcuni libri sono necessari a chi li scrive e altrettanto necessari a chi li legge. Questo è un libro che ci porta davanti ad approdi e naufragi privati e ad altri gridati inutilmente da troppo tempo con straordinaria delicatezza e umanità. "Il momento polpo è quando una storia, se vuo Leggi tutto
Non esiste un modo facile o giusto per raccontare di Lampedusa e dei vari significati che quell'isola ha assunto nel corso degli anni. Ne ho sentite tante di parole buttate al vento frutto sia di demagogia che di populismo. Io che mi occupo di immigrazione e integrazione, ho sempre avuto "paura" di
Da leggere per nutrire l'anima. La Storia umana che s'incrocia con quella personale.
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